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Sos vaccini, allarme assistenti di studio dei medici

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Allarme assistenti di studio dei medici. La categoria non è compresa in quelle a rischio e quindi non viene vaccinata con urgenza. L'attività degli assistenti di studio dei medici, però, è esposta ad alto rischio di contagio in. quanto a stretto contatto con pazienti. anche fragili. "Non si tratta, quindi, di una rivendicazione corporativa, ma di una esigenza legata al rischio di infezione virale, così come lo sono i Medici e il personale infermieristico - dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori - Non sono solo personale amministrativo, ma sono assimilabili al personale socio-sanitario a stretto contatto con i pazienti. Tra l'altro, in precedenza erano stati inseriti nell'elenco prioritario dei soggetti da vaccinare e, successivamente, senza ragione, depennati".

 

 

L'allarme viene da un medico di medicina generale che ha inviato una lettera all'Associazione di consumatori. "Sono medico di Medicina Generale - scrive all'Aduc la dottoressa Raffaella Fabi - e intendo segnalare l'assoluta urgenza di effettuare la vaccinazione anti-Covid ai nostri "assistenti di studio" come categoria prioritaria, in quanto sono a tutti gli effetti lavoratori del comparto sanitario. La mancata vaccinazione degli "assistenti di studio" innescherebbe peraltro pesantissime ripercussioni per il Servizio sanitario, in caso di contagio degli stessi, in quanto sono quotidianamente a contatto con molte persone affette da varie patologie. Da marzo 2020, i medici di Medicina Generale convenzionati col S.S.N. (in seguito:Medici) hanno in carico: a) la gestione relativa all'igiene pubblica, la gestione burocratica e la gestione medica dei contatti, dei positivi asintomatici e dei malati non ospedalizzati con SARS-CoV-2; b) la gestione dei malati precedentemente seguiti dai specialisti delle strutture pubbliche che, con l'avvento della pandemia, hanno sospeso le visite. Ciò ha comportato un pesante aggravio del carico di lavoro. In frangenti emergenziali, come questo in corso, per i Medici è ancor più necessario il supporto continuativo del proprio "assistente di studio". Gli "assistenti" si interfacciano fisicamente in prima persona con gli assistiti,  assolvendo un lavoro preliminare al rapporto medico-paziente (es. accompagnamento degli anziani e/o disabili, misurazione della temperatura corporea, compilazione questionario rischio-Covid, verifiche relative all'accesso a studio in sicurezza, preparazione dei consensi informati, ecc.).

 

 

In pratica, gli assistenti sono concretamente esposti allo stesso rischio professionale dei Medici di contrarre il Coronavirus e di diffondere a loro volta il virus. Anzi, filtrando gli ingressi degli assistiti negli ambulatori, possono correre più rischi degli stessi Medici. In aggiunta, la loro vaccinazione è indispensabile al fine di contenere i contagi, anche perché la seconda fase della campagna vaccinale comporterà un aumento di affluenza di assistiti "fragili" negli studi dei Medici. Segnalo inoltre diffuse disparità di trattamento a livello nazionale e regionale, che potrebbero sollevare anche contenziosi di natura legale, visto che nella Regione Lazio gli assistenti dei Medici non sono considerati categoria prioritaria ai fini della campagna vaccinale, mentre in altre regioni italiane si sta procedendo a vaccinarli. Pertanto, si ravvede l'assoluta urgenza di considerare gli "assistenti di studio" ufficialmente come categoria prioritaria nell'ambito della campagna vaccinale anti-Covid, a motivo di maggior tutela della salute pubblica".

 

 

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