Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Effetto Lega sul Viminale: arriva la nuova gara d'appalto per i taser. E la sinistra mastica amaro

A pochi giorni dall'arrivo di Nicola Molteni, il primo "segnale" del Carroccio dal ministero dell'Interno

  • a
  • a
  • a

Si sente subito l'effetto Lega al Viminale. A pochi giorni dalla nomina del "falco" Nicola Molteni come sottosegretario della ministra Luciana Lamorgese, infatti, è stata indetta una nuova gara per la fornitura di dispositivi ad impulsi elettrici in dotazione alle forze di polizia, la cui sperimentazione è iniziata fin dal 2014 con la costituzione di un apposito tavolo tecnico interforze. In pratica, torna il Taser.

È quanto si apprende da fonti del Viminale. Le prime due gare bandite dal Viminale, nel dicembre del 2019 e nell’agosto del 2020, non hanno dato esito. È stato necessario, dunque, avviare una nuova procedura negoziata. Entro fine marzo 2021 dovranno pervenire le relative proposte.

"Molto bene, è la strada giusta" scrive su Facebook il leader della Lega Matteo Salvini. «Dopo il taser alle Forze dell’Ordine - aggiunge -, sono sicuro che il nuovo governo sarà in grado di dare altri segnali concreti a partire dal rinvio delle scadenze fiscali, dalla rottamazione delle cartelle esattoriali e dalla pace fiscale. Famiglie e imprese devono poter tornare a vivere e lavorare».

Altra nota lieta per il Carroccio, il sondaggio di Enzo Risso che certifica l’avanzata della Lega che si conferma primo partito italiano. Secondo le rilevazioni, infatti, il partito di via Bellerio registrerebbe un +0,6%, mentre tutta la coalizione di centrodestra sarebbe al 50,3%. Insomma, stare al governo si conferma positivo per Matteo Salvini. E questo non danneggerebbe neppure la tenuta di coalizione, nonostante il centrodestra sia spaccato tra chi ha aderito all'esecutivo di Maio Draghi (Lega e Forza Italia) e chi invece ha preferito rimanere nel campo dell'opposizione (Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni).

Sarà fondamentale, a questo punto, continuare a marcare l'azione del governo. E pazienza se l'ala sinistra della maggioranza stia già mugugnando per il protagonismo della Lega. Per Salvini, probabilmente, vedere Zingaretti e i grillini sulle spine è una soddisfazione in più.

Dai blog