la missione della discordia
La Cia, Biden, l'Arabia Saudita. Ora Renzi è davvero nei guai
Matteo Renzi nei guai. La sua visita in Arabia Saudita, in piena crisi di governo, per partecipare a una conferenza lautamente remunerata e inchinarsi al regime degli emiri aveva già fatto discutere all'epoca dei fatti. Ma ora che la Cia ha deciso di desecretare il rapporto sulle responsabilità di Mohammed Bin Salman nell'uccisione del giornalista Jamal Khashoggi, la situazione per il leader di Italia viva si è fatta complicata.
L'aspetto paradossale è che a spingere la pubblicazione di quel rapporto è stato il neopresidente degli Usa Joe Biden, che Renzi considera suo grande amico. Ma la mossa di Biden ha finito con l'isolare l'ex premier. Perché avere una conferma del fatto che Renzi sia andato a chiacchierare e a omaggiare il mandante di un assassino, è quantomeno imbarazzante. All'epoca, il leader di Italia viva si era difeso sostenendo che occorreva prima chiudere la crisi di governo. Poi, aveva detto, avrebbe spiegato il perché della missione araba. Peccato che la crisi sia ormai chiusa da tempo ma Renzi, del "rinascimento" degli emiri non sembri assolutamente intenzionato più a parlare.
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E a metterlo nel mirino, adesso, sono soprattutto i colleghi della sua stessa maggioranza. Dunque quel Bin Salman al quale Matteo Renzi si è rivolto parlando di Nuovo Rinascimento, dimostrando la sua invidia per il basso costo del lavoro in Arabia Saudita, è un personaggio assai oscuro, come dimostra anche l’ultimo rapporto del governo Usa sull’omicidio del giornalista Khashoggi» accusa il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni in un video che appare sui canali social. «Mohammed Bin Salman è il ministro della difesa di quel Paese, e Renzi - prosegue l’esponente della sinistra - è un senatore della commissione difesa del nostro Paese. Aveva promesso di rispondere sui suoi rapporti con quel regime. Bene credo che sia arrivato quel momento». «Aveva promesso di farlo dopo la fine della crisi di governo. La crisi di governo si è chiusa da molto tempo, continuiamo e continueremo a chiedere a Renzi una cosa semplice: chiarisca - conclude Fratoianni - quali sono i suoi rapporti con Bin Salman. Non dovrebbe essere difficile, soprattutto è giusto per trasparenza e per dovere di onestà nei confronti dei cittadini italiani».
«Renzi spieghi i suoi rapporti con Mohammed Bin Salman. Ci dica anche, dopo il rapporto americano, se è ancora convinto che in Arabia Saudita sia in atto un nuovo rinascimento. Renzi ha il dovere di chiarire: non è un semplice cittadino ma un senatore della Repubblica» scrive su twitter Michele Bordo, vice presidente del gruppo Pd della Camera.
Tempi durissimi per l'ex enfant prodige della politica italiana.