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Ecco i sottosegretari di Draghi. Altra beffa per il M5s, e torna la Bellanova

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Il puzzle del sottogoverno di Mario Draghi si è sbloccato dopo una sospensione del Cdm, segno di una tensione crescente. Gli equilibri da manuale Cencelli hanno fatto scattare la nomina in Consiglio dei ministri, convocato oggi 24 febbraio, di 39 tra vice ministri (6) e sottosegretari (33).

 

 

Si tratta di 20 uomini e 19 donne. Sarà successivamente designato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport. Questa la lista completa. Presidenza del Consiglio: Deborah Bergamini, Simona Malpezzi (rapporti con il Parlamento); Dalila Nesci (Sud e Coesione territoriale); Assuntela Messina (Innovazione tecnologica e Transizione digitale); Vincenzo Amendola (Affari europei); Giuseppe Moles (Informazione ed Editoria); Bruno Tabacci (Coordinamento della politica economica); Franco Gabrielli (Sicurezza della Repubblica).
Esteri e cooperazione internazionale: Marina Sereni – viceministro; Manlio Di Stefano e Benedetto Della Vedova.
Interno: Nicola Molteni, Ivan Scalfarotto e Carlo Sibilia.
Giustizia: Anna Macina e Francesco Paolo Sisto.
Difesa: Giorgio Mulè e Stefania Pucciarelli. Economia: Laura Castelli – viceministro; Claudio Durigon, Maria Cecilia Guerra e Alessandra Sartore.
Sviluppo economico: Gilberto Pichetto Fratin – viceministro;
Alessandra Todde – viceministro; Anna Ascani.
Politiche agricole alimentari e forestali: Francesco Battistoni e
Gian Marco Centinaio.
Transizione ecologica: Ilaria Fontana e Vannia Gava.
Infrastrutture e trasporti: Teresa Bellanova – viceministro;
Alessandro Morelli – viceministro; Giancarlo Cancelleri.
Lavoro e politiche sociali: Rossella Accoto e Tiziana Nisini.
Istruzione: Barbara Floridia e Rossano Sasso.
Beni e attività culturali: Lucia Borgonzoni.
Salute: Pierpaolo Sileri e Andrea Costa.

 

 

La situazione si è sbloccata dopo uno stallo che sembrava pregiudicare il via libera in serata. "Non sta filando liscio, affatto...", dicevano fonti di governo all’Adnkronos. Tra i motivi di dissidio, l’indicazione del forzista Giorgio Mulè all’Editoria.

Due viceministre, Laura Castelli al ministero dell’Economia e Alessandra Todde allo Sviluppo economico, più 9 sottosegretari. Questo il ’pacchetto' di sottogoverno incassato dal M5S. Confermati Manlio Di Stefano e Carlo Sibilia, rispettivamente alla Farnesina e all’Interno, Giancarlo Cancelleri alle Infrastrutture e ai trasporti -nomina che sta già facendo discutere all’interno del Movimento- e Pierpaolo Sileri alla Salute. Tra le new entry, Dalila Nesci alla quale andrà la delega al Sud, Anna Macina nominata alla Giustizia, Barbara Floridia all’Istruzione, Ilaria Fontana alla Transizione ecologica, Rossella Accoto al Lavoro. Tra i grandi esclusi, Stefano Buffagni, sottosegretario nel primo governo Conte e viceministro nel secondo, considerato uno dei big del Movimento tanto tra entrare anche nel toto-nomi del governo Draghi. Paga lo scotto della provenienza geografica -Lombardia, tra le regioni più inflazionate nella composizione dell’esecutivo- ma anche il rapporto difficile con il capo politico del M5S Vito Crimi, che ha guidato i ’negoziati' per il sottogoverno. (

 

 

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