Salvini pressa Draghi a Palazzo Chigi: abbiamo parlato di riaperture
«Abbiamo parlato di riaperture. Sarebbe banale parlare di sottosegretari, Noi siamo per la tutela della salute, ma con interventi mirati e in questo c’è sintonia con il presidente Draghi e son contento. Se c’è un problema in quella zona, in quella provincia, come ad esempio a Brescia, intervieni in provincia di Brescia, non è che fai il lockdown nazionale da Bolzano a Catania. Dunque chiusure mirate e un ritorno alla vita: se si può pranzare tranquilli, allora si può cenare tranquilli». Così il segretario leghista Matteo Salvini, rispondendo alle domande dei cronisti, al termine del colloquio con Mario Draghi.
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Quindi, non è vero che il governo Draghi è rigorista? «Chiedetelo a lui. Io non mi permetto di mettere in bocca ad altri dichiarazioni - ha risposto - ma penso che ci sia voglia di cambiamento anche da questo punto di vista. Certo attenzione, cautela, se ci sono terapie intensive occupate non si scherza con la salute della gente. Però alcune norme di buon senso, quelle sui ristoranti ad esempio mi sembrano palesi: se sono sicuri a pranzo, allora lo sono anche a cena. E poi alcune realtà iper controllate come le palestre piuttosto che i teatri, allora perché no?».