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Adesso Bettini vuole "civilizzare" la destra

Francesco Storace
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Deve esserci uno strano virus a sinistra, che cancella l’intelligenza e dà libero sfogo all’insulto. E’ successo a un professore di Siena che se l’è presa in maniera davvero stupida con Giorgia Meloni, e oggi fa il bis con argomenti ancora più insinuanti Goffredo Bettini. Che non conoscevamo in questa maniera.

 

Dopo un po’ di sopportabile silenzio, l’esponente del Pd arriva a sentenziare qualcosa di veramente grave. Lo fa con un’intervista a La Stampa: “Dopo questa fase eccezionale si confronteranno nuovamente il campo democratico-progressista e la destra italiana, mi auguro civilizzata da questa esperienza di governo di responsabilità nazionale”.

Ma chi è Bettini per arrogarsi il titolo a distribuire patenti di civiltà? Ma ci si rende conto o no del peso delle parole? A occhio e croce, visto che parla di destra al governo, si riferisce a Matteo Salvini. È lui che deve diventare civile? La sua dirigenza? I suoi ministri? I suoi elettori? Parole come quelle usate da Goffredo Bettini sono pietre, perché offendono comunità vaste che non sono incivili solo perché lui decreta così.

 

Gli incivili li cerchi nel suo campo e non solo all’università di Siena. Ce ne sono fin troppi di esempi di autentica gentaglia pronta ad insultare ogni giorno i leader della destra italiana. Ci pensi, Bettini, a quell’orrenda frase che ha pronunciato davanti ad un cronista de La Stampa che non ha saputo frapporgli alcuna obiezione. Chi ha governato, governa e governerà l’Italia quando ci si manderà civilmente alle elezioni non ha bisogno di lezioncine da chi farebbe bene a guardarsi dagli incivili di casa sua. Ci vuole una bella faccia tosta a dire certe cose: se vuole gli mettiamo in fila la caterva di insulti da sinistra che compaiono ogni giorno davanti a nostri occhi.

 

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