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Grillo rilancia la Raggi: aridaje! Ma sui social i militanti lo processano su espulsi e governo

Beppe Grillo dopo il "sì" al governo Draghi che ha spaccato il Movimento 5 Stelle rilancia l'edorsement per la sindaca di Roma, Virginia Raggi. "Roma ha bisogno ancora di te. Chi sta con Virginia, sta con il Movimento", scrive il comico fondatore del movimento su Facebook, dove posta una sua foto con la Raggi sotto la scritta "Aridaje".

 

  

Il posto di Grillo, però, come ormai accade sempre più spesso diventa uno sfogatoio del disagio 5Stelle tra fedelissimi senza se e senza ma, dissidenti manifesti, governisti e ribelli. 

 

"Mi sa che Cingolani non è grillino e che il ministero della transizione ecologica non è stato dato al m5s", scrive un utente off topic ma mica tanto. Un altro scrive "Vogliamo la votazione sulla piattaforma per (non) ratificare l'espulsione dai gruppi parlamentari coloro che non hanno votato la fiducia al Governo Draghi". C'è pure che plaude all'endorsement: "Difficile,quasi impossibile,trovare un sindaco migliore di Virginia Raggi. Roma ha un'altra grande occasione!". Ma i distinguo sono pesanti come macigni: "Se non l’aveste appoggiata, avrei dubitato della vostra integrità morale e politica. Cosa che é iniziata quando vi ho visti , a malincuore, spingere per entrare a far parte di questo governo dove non vi faranno toccare palla".

 

Poi c'è chi invoca Giuseppe Conte capo politico del M5s subito, e chi chiede "Spero che domani non cambiate idea. Ah... Levate i social al dittatore Vito Crimi prima che scrive il contrario di ciò che hai detto tu, Beppe". "Speriamo solo di mantenere questa scelta... Sai com'è... dopo l'uscita sul superministero tutto è possibile", scrive un altro."C’avete messo poco a decidere... ‘cci vostra. A parte ogni considerazione di merito, non sostenere il sindaco uscente sarebbe stata una disfatta politica totale", si legge tra i commenti. In altre parole come la giri per il Movimento 5 Stelle, che ha ingoiato rospi di ogni specie e dimensione per restare attaccati al governo, è un boomerang.