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L'ombra del "sistema Palamara" sulla magistratura di Reggio Emilia

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L'ombra del "sistema Palamara" si allunga sulla magistratura di Reggio Emilia. Questa volta i riflettori sono puntati su Marco Mescolini, procuratore capo di Reggio Emilia, che, come racconta Sallusti su "Il Giornale", è stato "autore di spericolate inchieste su esponenti di Forza Italia". Ieri la commissione disciplinare del Csm ha disposto la rimozione di Mescolini da procuratore capo di Reggio Emilia e il suo allontanamento dalla Regione Emilia. Il Csm ha proposto il suo trasferimento per "incompatibilità ambientale".    

 

 

All'indomani della relazione della commissione disciplinare del Csm, prende la parola anche il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri. «Bisogna ripulire la magistratura da tutti i "palamarini" sparsi nelle Procure. Partendo dalle confessioni di Palamara, uno dei protagonisti delle pagine più oscure della magistratura, che nel 2008 mi bacchettava quando denunciavo la degenerazione del Csm, bisogna accompagnare alla porta tutti i Mescolini d’Italia. Secondo Palamara furono più che sorprendenti i criteri per la designazione di Mescolini alla guida della Procura di Reggio Emilia. E da tempo denuncio le sue passate iniziative nei confronti di esponenti di Forza Italia vittime di azioni che dovrei definire in modo molto severo». Lo afferma il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.

 

 

«Cronache alla mano - aggiunge Gasparri - molti devono lasciare incarichi e toghe. Perché il procuratore generale della Cassazione Salvi resta al suo posto? Si dimetta e "salvi" l’onore. Aprirò presto il capitolo Pignatone, pensionato ma meritevole di verifiche, che solleciterò alla competente Procura di Perugia. L’opera di Pignatone va riesaminata alla luce di clamorose evidenze. L’Italia merita un’altra magistratura».

 

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