fuori i dissidenti
Bufera M5s, ecco la lettera che caccia i ribelli
Non hanno votato la fiducia al governo Draghi. E sono stati cacciati dal gruppo parlamentare grillino. E adesso spunta la lettera con cui il capogruppo alla Camera, Davide Crippa, lo comunica ai deputati "ribelli". «L’attività del gruppo parlamentare Movimento 5 stelle è informata ai principi di partecipazione trasparenza e responsabilità nell’ambito della leale collaborazione tra i suoi componenti», premette il capogruppo M5s alla Camera, Davide Crippa, nella lettera con cui ufficializza ai dissidenti l’espulsione dal gruppo.
«Dal resoconto della seduta dell’assemblea di giovedì 18 febbraio - prosegue Crippa nella lettera - risulta che tu abbia votato in difformità dal gruppo in occasione della mozione di fiducia al governo Draghi. Tale fatto oltre a denotare il mancato rispetto delle decisioni assunte dagli iscritti con la votazione in rete e, conseguentemente, dagli organi del Movimento pregiudica l’immagine l’azione politica del nostro gruppo parlamentare».
«Pertanto - si legge ancora - su indicazione del capo politico dispongo sentito il comitato direttivo la tua immediata espulsione dal gruppo parlamentare Movimento 5 Stelle senza ratifica degli iscritti ai sensi dell’articolo 21 dello Statuto».
I toni di Vito Crimi sono stati ancora più duri con chi ha deviato dalla linea ufficiale: «Si è automaticamente collocato all’opposizione del Movimento», scrive nel post in cui annuncia i nuovi provvedimenti. Il capo politico si sente toccato nel vivo dalle polemiche, ma non tira il freno a mano: «Ognuno di noi è parte di qualcosa di più grande e se vuole lavorare in un gruppo, deve cedere una parte di sé stesso».