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Il cardinale Ruini apprezza Salvini e non lo manda a dire. L'elogio sulla Rai: "Più forte delle provocazioni"
Il cardinale Camillo Ruini apprezza (da tempo) Matteo Salvini e non lo manda a dire. Nell'intervista concessa a Serena Bortone, andata in onda venerdì 19 febbraio nel corso di "Oggi è un altro giorno" su Rai1, l'ex capo della Cei ha confermato le parole di stima per il leader della Lega. "Giudico positivamente Salvini, specialmente ora. Le posizioni che ha preso in questo passaggio mi sono sembrate molto mature e forti: ha subìto molte provocazioni ma è andato avanti per la sua strada", ha detto. Ma di quali provocazioni? Ad esempio quelle di chi gli chiedeva, stando nel governo di Mario Draghi, di "adattarsi" in base alle posizioni dell'esecutivo precedente.
Il rapporto tra Ruini e Salvini va avanti da tempo. Nel novembre del 2019 ha fatto scalpore un'intervista del prelato ad Aldo Cazzullo, pubblicata sul Corriere della Sera. "Salvini ha notevoli prospettive davanti a sé, però deve maturare. Il rosario? Un modo per affermare il ruolo della fede. Vedo un declino dell'autorevolezza della Chiesa. E il cattolicesimo politico di sinistra ha sempre meno rilevanza", aveva detto in quello'occasione Salvini. Pochi giorni dopo i due si erano incontrati di persona per interloquire in maniera privata.
Il cardinale nell'intervista alla Bortone ha toccato i temi più vari, dalla spiritualità alla pandemia. "Una paura specifica di morire per il Covid non l’ho avuta" ha detto Ruini (da poco vaccinato), nel giorno del suo novantesimo compleanno". Alla morte penso ogni giorno e prego ogni giorno. La morte mi fa paura e mi fa soprattutto paura il giudizio di Dio: prego il Signore che mi usi misericordia". "A me auguro di vivere bene questi ultimi anni e di prepararmi bene al passaggio. All’Italia, invece, auguro di superare il Covid e di avere più fiducia in se stessa. Gli italiani sono migliori di quello che pensano di essere, sono un popolo che si sottostima e invece hanno grandi capacità".
In occasione dei suoi 90 anni ha rilasciato un'intervista anche al Corriere della Sera nella quale svela segreti anche sulla sua vita sentimentale ammettendo di essersi innamorato da giovane: "Fidanzato mai. Sono stato attratto fortemente da alcune donne, ma ho sempre cercato di resistere e, pur soffrendo, ci sono riuscito, con l’aiuto decisivo del Signore". Attratto prima o dopo essere diventato sacerdote? "Anche dopo. L’attrazione per le donne è inestirpabile nell’uomo e di per sé non è affatto un peccato", ha risposto il cardinale.