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Berlusconi: mi riconosco in Draghi. Salvini europeista? Ben venga

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«Il presidente Draghi ha pronunciato un discorso dettagliato, di alto profilo, che guarda al futuro, che delinea un’Italia capace di rialzarsi e di ripartire. Mi sono riconosciuto in questo discorso...». Lo ha detto Silvio Berlusconi a "Porta a Porta".

Lei aveva indicato Tajani e Bernini e si è ritrovato altri ministri nel governo Draghi, ci ha rimesso e se lo aspettava? «Avevo io stesso consigliato al presidente del Consiglio di decidere più che sulla base delle nostre indicazioni, sulla base della sua autonomia», taglia corto il Cavaliere ospite del salotto televisivo di Bruno Vespa. «Io sono sicuro, tuttavia, che i ministri scelti -assicura il Cav- siano di grande qualità. Ognuno di loro è parte della nostra storia: ha la competenza, l’esperienza, la passione civile necessarie per svolgere un ottimo lavoro».

Svolta europeista della Lega? «Credo sia una maturazione doverosa, da parte della Lega. Non so se definirla una svolta, ma è certamente un atto di saggezza che anche l’Europa apprezzerà. Ormai nessun paese può restare isolato. Si deve andare verso gli Stati Uniti d’Europa e non credo che Matteo Salvini per ora abbia l’intenzione di aderire al Ppe, che è la grande famiglia della democrazia e della libertà in Europa, ma se lo volesse gli darei volentieri una mano» ha aggiunto Berlusconi nel programma in onda stasera su Rai 1.

 

«Secondo me si dovrebbe consentire alle Regioni di approvvigionarsi di nuovi vaccini come meglio credano, ma soprattutto le Regioni devono mettersi a disposizione totale per le vaccinazioni» ha detto ancora il leader di Forza Italia.

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