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Svolta per Rocco Casalino, subito in pista? Cosa gli scappa dalla Gruber

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È già pronto a tornare in pista, Rocco Casalino, ex potentissimo portavoce dell'ex premier Giuseppe Conte. Le offerte sul tavolo non mancano. "Per adesso non so ancora cosa farò. Candidarmi? Fare politica, dall'altra parte? Sono dieci anni che ho ruoli importanti nel Movimento 5 Stelle prima e come portavoce del presidente poi", spiega Casalino a Lilli Gruber che lo ha intervistato ieri lunedì 15 febbraio a Otto e mezzo su La7. "Se mi piacerebbe? Sì, ma mi stanno arrivando delle proposte altrettanto belle", confessa Rocco.

 

L'allusione è gustosa. "Di che tipo?", chiede la Gruber. "Sempre nell'ambito della politica, e della televisione..." si lascia scappare Casalino con la conduttrice che lo pressa: "Tornerà in televisione?" "L'ho detta male... - taglia corto Casalino - Diciamo nell'ambito del giornalismo". Una trasmissione politica? Un talk-show? È presto per dirlo. 

 

Ma la Gruber vuole sapere un'altra cosa, ovvero se Casalino scenderà in campo: "Le piacerebbe fare politica da candidato politico?" "Potrebbe essere una strada", risponde (di seguito e a questo link il video di La7)

 

In ballo c'è pure il futuro di Giuseppe Conte. "Sulla leadership dei 5 Stelle può esserci una discussione tra Conte o Di Maio ma non so cosa voglia fare Conte. Io vorrei ci fosse un intreccio, che abbia un ruolo nel Movimento, ma è presto per dire quale. Ma non so cosa farà lui". "Credo che l’Italia abbia bisogno di una personalità come la sua e mi auguro che quello che è stato fatto non sia smontato", ha detto ancora Casalino. 

"Noi abbiamo gestito la comunicazione in uno dei momenti più drammatici del Paese e le conseguenze di un nostro eventuale errore potevano avere gravi ripercussioni. Di errori non penso di averne fatti con la E maiuscola, ho dovuto gestire tante responsabilità e in tempi di pandemia c’era anche l’obiettivo di informare o far seguire da più persone possibili le misure. (...) Io non ho mai condiviso le bozze dei Dpcm, anzi: quando venivano pubblicate dai giornali, creavano caos che io poi dovevo gestire. Per questo serviva una voce unica, importante e chiara per una comunicazione efficace e forte, quella di Conte", ha detto ricordando i giorni dei Dpcm notturni e la comunicazione del Covid che tanto ha fatto discutere. 

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