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Emanuele Felice, economista infelice del Pd. Insulta la destra e si scorda Massimo D'Alema

Francesco Storace
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Risulta difficile la contabilità della moltitudine che apprezzerà le doti dell’economista del Pd, Emanuele Felice. Che - nel suo incarico di partito, si fa chiamare responsabile economia del partito - si è esibito in un tratto di esistenza in vita decisamente straordinario.

Pensando di far ridere il mondo non si accorge di provocare solo indignazione. O forse tristezza.

 

Un tweet semplicemente ignobile che meriterebbe da Nicola Zingaretti un arrivederci perché uno così è indegno di qualsiasi cosa in politica: “Posso dirlo? Le battute e le vignette che circolano sull’altezza di Brunetta le trovo insopportabili. E, francamente, di destra”.

Fasullo come pochi. Apparentemente finge di difendere Renato Brunetta da chi lo sfotte stupidamente sulla sua statura fisica per poi prendersela con chi lo fa “da destra”. Già, una battuta cretina è di destra. Per antonomasia. Per razzismo.

 

Si è scordato, l’economista salito alla ribalta così improvvisamente e improvvidamente, chi pronunciò l’espressione “energumeno tascabile” riferita proprio a Brunetta.

Destra? No, sinistra e della più brutta. L’epiteto lo coniò Massimo D’Alema e non risultano negli annali cori di indignazione del neodirigente del Pd (neo come neo, non come nuovo).

 

Di gente così non se ne fa nulla neppure il suo partito. Magari scelga una donna a parlare di economia, Zingaretti: ma non sia la moglie di Brunetta, troppo intelligente per voialtri.

P.S. Dopo un po’ si è accorto di averla fatta grossa e si è scusato. L’economista del Pd vuole risparmiarsi gli insulti ma non ci riesce.

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