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Giorgia Meloni unica oppositrice di Draghi farà il pieno in tv

Arnaldo Magro
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Dite ciò che volete, ma la sensazione è rassicurante. Un po’ come quando si torna a casa affamati e pure al buio, sapreste individuare il frigorifero da aprire. Vi sintonizzate su Rete4 e sentite dire a Giorgia Meloni, ciò che da Giorgia Meloni vi aspettate di sentire. Non solo i politici ma anche i format tivù, dovranno faticare non poco a trovare la cifra giusta per fare ascolto.

Su Rete4 appunto, si arriva pure a chiedere di conto a Giorgia Meloni di Marine LePen. Come ipotetico punto a sfavore della leader di Fdi si intende. “Ma cosa vuole da me, io non ho nulla a che fare con la LePen, sono Presidente dei conservatori europei. Io ho una identità ben definita in Europa: “Tradotto, della LePen chiedete a Salvini, se vi pare. È diretta e precisa ma appare soprattutto dotata di calma olimpionica. “Rifuggo l’idea che qualcuno possa darti una patente di credibilità’. Non può essere il mondo finanziario o il pensiero unico a decidere al posto della gente. Sono i cittadini a darti la credibilità per governare. Solo loro.”

Il governo di unità nazionale? Chiede Del Debbio. Meloni francescanamente risponde: ”Difficile far stare in natura ciò che in natura non ci può stare”. “Come posso ricostruire l’Italia insieme a coloro che l’hanno proditoriamente distrutta”. “Se una compagine viene lodata dagli avversari di sempre, qualcosa non funziona. Non sta facendo bene il suo lavoro.” Immaginate la rosa della Roma che improvvisamente, viene lodata dalla curva della Lazio. Sarebbe da molti considerata blasfemia. Sarete gli unici a fare opposizione chiede il giornalista che di certo pare apprezzare la coerenza della leader romana. “È necessario farlo. Sarebbe un regime totalitario altrimenti. Dove tutti direbbero che va tutto bene, anche se non è così.”

Sul quesito posto su Rousseau che lei definisce “carnevalata” è caustica, pungente: ”Provate a porre la prossima volta il quesito tra monarchia e Repubblica? Chi tra le due preferisci? Vuoi forse fare una festa il 2 giugno?”. In studio tra autori e tecnici parte l’applauso spontaneo. L’impressione è che la Meloni abbia le idee più chiare che mai. Per nulla pentita di aver detto “no” al governo Draghi. Ecco allora un aneddoto di non molto tempo fa. Siamo in transatlantico, durante un pomeriggio noioso, un Vittorio Sgarbi invece particolarmente allegro e loquace commentò così, la crescita di Fdi. “Dite ciò che volete ma Fdi è un po’ come l’Harry’s bar . Puoi amarlo o non frequentarlo del tutto. Ma ovunque tu vada nel mondo, tu sai bene, cosa ci troverai al suo interno”.
 

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