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Quando Roberto Cingolani teneva banco alla Leopolda con Matteo Renzi
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Roberto Cingolani, quando il super-tecnico scelto da Mario Draghi per la Transizione ecologica del Paese teneva banco alla Leopolda di Matteo Renzi. Cingolani è nato il 23 dicembre 1961 a Milano, sposato due volte ha tre figli. Della sua vita privata si conosce molto poco d’altro, anche perché è assente dai social network. Molto conosciuta invece la sua articolata carriera professionale. L’ultimo incarico è quello di Chief Technology & Innovation Officer di Leonardo che ricopre da settembre 2019. Laureato in Fisica presso l’Università di Bari e nel 1989, ottiene il Diploma di Perfezionamento (PhD) in Fisica alla Scuola Normale Superiore di Pisa.
È stato ricercatore al Max Planck Institut di Stoccarda (Germania), Visiting Professor all’Institute of Industrial Sciences della Tokyo University (Giappone) e alla Virginia Commonwealth University (USA). Nel 2000 è nominato professore ordinario di Fisica Sperimentale all’Università di Lecce. Un anno dopo ha fondato il National Nanotechnology Laboratory (NNL) a Lecce, nel 2015 ha poi dato vita all’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova, di cui è stato direttore scientifico per 14 anni. L’attività scientifica di Cingolani ha riguardato tra gli altri temi, le nanotecnologie per diagnostica e terapia, nanotecnologie per l’energia e robotica umanoide. È autore o co-autore di oltre 1000 pubblicazioni su riviste internazionali e ha al suo attivo oltre 100 brevetti, e dal 2001 è Alfiere del Lavoro, oltre a essere Commendatore della Repubblica Italiana nel 2006. Nel 2014 è stato tra gli ispiratori della fase iniziale del progetto Human Technopole, l’istituto di ricerca per le scienze della vita sorto nelle aree dell’Expo di Milano.
Sempre in quel periodo è entrato in contatto con Matteo Renzi, con il quale i rapporti sono proseguiti anche dopo che l’ex sindaco di Firenze ha lasciato Palazzo Chigi, tanto che Cingolani era tra i docenti di Meritare 2019, la scuola di formazione politica di Italia Viva. Cingolani è però entrato in contatto anche con i governi Conte, nel 2019 ha ospitato l’ex premier all’Iit, e poi questa primavera è stato inserito nella task force Colao per la ripartenza, la cosiddetta Fase 2.