voto su rousseau
Nel M5s si scannano su Draghi, governisti all'assalto di Di Battista. Crippa ad Agorà: pensa solo a se stesso
Nervi tesissimi nel Movimento 5 Stelle per il voto su Rousseau sul governo di Mario Draghi. Davide Crippa, capogruppo M5s alla Camera, ospite di Luisella Costamagna ad Agorà, l'apporofondimento mattutino di Rai3, va all'attacco di Alessandro Di Battista, capo della fronda grillina che dice no all'ennesimo compromesso pur di stare nella stanza dei bottoni. Dibba ha già detto che voterà no e ragiona sull'astensione. "Le uscite dell'amico Di Battista sono molto premature, dire no a prescindere rispetto a temi propri del Movimento è un errore - attacca Crippa - antepone la propria persona al Movimento 5 Stelle". Per il grillino il governo Draghi è l'occasione per portare sotto ai riflettori le battaglie ambientaliste del movimento: una transizione importantissima, rivendica Crippa.
Sta per partire il video di Di Battista che, intervistato da Andrea Scanzi, attacca l'"assembramento" di governo con "i ministri di Silvio Berlusconi". Crippa naturalmente l'ha già vista a e sbotta: "Mentre eravamo alle consultazioni... non c'è anche rispetto..."., sibila con la Costamagna che commenta: "Siete ai ferri corti...". Di Battista non amava neanche l'alleanza col Pd ma pochi giorni fa ha chiesto continuità con quell'eperienza, faccia pace con se stesso", è l'ultimo affondo.
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"Tutti i temi posti dal movimento sono nel programma: non vedo il motivo per dire no a questo governo", aveva detto il capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera in un'intervista a Repubblica dopo le consultazioni di Montecitorio con Mario Draghi. "Diciamo che siamo abbastanza soddisfatti. Abbiamo la garanzia che tutte le scelte di governo dovranno passare da un filtro di natura ambientale. Non è un riconoscimento da poco", diceva Crippa, aggiungendo che «abbiamo apprezzato la disponibilità del premier incaricato a far confluire le politiche su energia, ambiente e sviluppo economico sotto un unico coordinamento. Ci ha dimostrato di essere andato a vedere come funziona questo ministero in Francia".
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Intanto è rivolta online tra i militanti grillini epr il video con cui Beppe Grillo ha chiesto il rinvio del voto su Rousseau. Il ssospetto emerge chiaramente nei commenti al blog delle stelle: la mossa serve a dire "sì" al Draghi. Tra le reazion più dure contro il fondatore emerge quella di Marì Muscarà, consigliera M5s in Campania che al "v-day" dei contrari alla fiducia organizzato su Zoom (ciorca 700 grillini tra militanti ed eletti che vi hanno partecipato) ha detto "Ho visto Grillo con imbarazzo: credo dovremo chiamare un esorcista!". Ma ad agitarsi non sono solo gli eletti, ma tanti militanti della base.