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Se non ci ricevono strappiamo tutto. La minaccia degli ambulanti a Montecitorio

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Ambulanti sul piede di guerra. E ora minacciano anche di strappare i loro titoli di vendita se non verranno ricevuti a Montecitorio. "Adesso basta il tempo è scaduto, se giovedì 11 febbraio durante la manifestazione non verrà ricevuta la nostra delegazione strapperemo i nostri titoli in segno di protesta, basta essere invisibili come è successo durante il governo Conte 2 - dichiarano i dirigenti nazionali di ANA-UGL - Dopo mesi e mesi di sofferenza, di chiusure forzate di mercati, fiere, ristoranti, bar, negozi, e in generale di partite Iva, nonostante gli investimenti fatti per rispettare le normative anti-Covid, le mancate adozioni di misure di sostegno adeguate e delle richieste fatte con invii di documenti con le nostre proposte rimaste inascoltate, abbiamo deciso di scendere di nuovo in piazza e dare voce anche alle altre categorie sopracitate". Così in una nota il Presidente, il Vicepresidente ed il Segretario Nazionale di ANA-UGL Ivano Zonetti, Angelo Pavoncello e Marrigo Rosati.

 

 

Giovedì 11 febbraio a piazza Montecitorio dalle 9 saranno presenti tantissimi ambulanti, fieristi, ristoratori, artigiani, tassisti e partite Iva provenienti da tutta Italia. Ringraziamo sin da ora i leader politici, i parlamentari, i consiglieri e gli assessori di molte regioni che hanno confermato la loro presenza e adesione alla manifestazione, per supportare l’ultimo grido prima di morire delle categorie coinvolte dalla crisi- concludono i dirigenti dell’Associazione Nazionale Ambulanti-Ugl.

 

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