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Piazza Pulita, Tito Boeri fa a pezzi Arcuri su Covid e vaccino: qual è stato l'errore più grave del commissario

Giada Oricchio
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Tito Boeri, professore di Economia ed ex presidente dell’Inps, in collegamento con “Piazza Pulita”, il talk sull’attualità condotto da Corrado Formigli su LA7, giovedì 4 febbraio,  ha criticato la gestione del commissario Arcuri all’emergenza Covid-19: “Accentramento di potere sbagliato” e sul Recovery Fund: "Dal Conte ter un compitino".

Tito Boeri non ha usato mezzi termini per bocciare la campagna vaccinale del commissario Arcuri: “In base alle sue previsioni, occorrono 500.000 somministrazioni al giorno e siamo molto lontani. Questa campagna vaccinale rappresenta un impegno senza precedenti e la gestione deve essere centralizzata, serve l’aiuto della Protezione civile, non può essere lasciata in mano alle Regioni. Arcuri ha accentrato su di sé troppe cose e non riesce a seguire tutto. Sono stati fatti molti errori su approvvigionamenti e sui vaccini, questo accentramento di potere mi sembra pericoloso”.

Su Mario Draghi, l’economista ha spiegato: “E’ importante che abbia un’agenda e questo è tutt’altro che scontato. Ha sempre dimostrato di avere una visione delle cose che vanno fatte, saprà adattarsi alle circostanze e valuterà i vincoli. Ha un progetto a differenza dei Governi che lo hanno proceduto. Se il Recovery Fund va riscritto? L’impressione del piano nazionale per la ripresa del Conte due era l’impressione di un compitino fatto per assolvere le direttive dell’U.E., cioè raggiungere il 21% minimo. Era un insieme di progetti poco coordinati e senza riforme. Queste risorse servono per le riforme che devono far ripartire l’Italia. L’unica parte dettagliata è sulla giustizia, il resto è sommario e vago. E poi non è stato risolto il problema della Governance: non si sa chi fa cosa e questo è grave. La scelta di chi fa cosa è legata ai contenuti del piano stesso. Altra mancanza è la riapertura delle scuole. La scuola è il principale ascensore sociale e il problema è stato affrontato in modo superficiale. Chiuse mentre discoteche e ristoranti venivano riaperti, è un errore grave che ci trascineremo per anni”.

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