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Niente predellino, Conte e Casalino scelgono il tavolino

Alberto Di Majo
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C'era una volta il «predellino» di Silvio Berlusconi. Era il 18 novembre del 2007 quando il Cavaliere sali sul gradino della sua auto annunciando la nascita del partito uni co del centrodestra (il Pdl) in una piazza gremita di simpatizzanti di Forza Italia. Un gesto simbolico, come quasi tutti quelli dell'ex premier. Era la risposta «pop» alla fondazione del Partito democratico avvenuta un mesetto prima. Ieri, invece, è stato Giuseppe Conte a improvvisare una conferenza stampa in piazza Colonna. Dietro a un tavolino, su cui i cronisti hanno sistemato i microfoni, l'ex presidente del Consiglio ha consegnato alle tv la sua «discesa in campo». Assistito dal portavoce Casalino, che ha fatto met tere il tavolo in una porzione della piazza distante dall'ingresso di Palazzo Chigi, per dare l'idea del premier che torna in mezzo alla gente, l'avvocato del popolo ha cominciato la scalata ai 5 Stelle. Funzionerà? Ai posteri (o postumi) l'ardua sentenza.

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