"Gli sputerebbero in faccia", cosa tira fuori Travaglio per convincere i 5Stelle. Poi la rissa con Giannini
"Gli sputerebbero in faccia". Marco Travaglio si accalora a Otto e Mezzo, la trasmissione condotta da Lilli Gruber su La7: i 5Stelle non entreranno mai in un governo di Mario Draghi con ministri di Silvio Berlusconi. "E alla compagnia di giro", sbotta Travaglio, si aggiungerebbero i due Matteo, ossia "chi ha fatto fuori il Conte 1 e chi ha fatto fuori il Conte 2...". Il direttore del Fatto quotidiano è contro la "santificazione" dell'ex governatore della Bce e l'ipotesi che Beppe Grillo - sarà lui domani a capo della delegazione M5s per le consultazioni - appoggi l'esecutivo "dei migliori" invocato dal Cavaliere lo terrorizza.
"I 5Stelle si suiciderebbero se entrassero in un governo coi ministri berlusconiani. Il tabù numero uno dei 5 Stelle è Berlusconi perché è un pregiudicato, nove volte prescritto", dice Travaglio scandendo le parole in un climax retorico. "Ma te li vedi a fare i ministri con gli uomini di Berlusconi che vogliono cancellare la riforma della prescrizione? Pensate veramente che la politica sia una pagliacciata a questi livelli? E' ovvio che devono trovare un altro modo per evitare la scissione". Appoggio esterno, astensione, queste le ipotesi. Tutto fuorché un appoggio pieno al governo del satanasso Draghi.
M5s da Draghi, le manovre di Grillo per il governo. E al vertice c'è pure Conte
A far decidere i partiti sarà anche la natura del governo. Mattarella ha parlato di "alto profilo" ma il bivio è: tecnico o politico? Per Massimo Giannini governi tecnici in senso stretto non esistono: "Ciampi, Dini, Monti, tutti hanno fatto scelte politiche", dice il direttore de La Stampa che risponde a un'osservazione di Travaglio.
Travaglio sugli specchi. Così difende la profezia disastrosa su Draghi...
"Draghi non è il confetto Falqui, non basta la parola? - dice citando un vecchio spot - Un po' sì, basta la parola. Da quando è stato incaricato Draghi non ha aperto bocca e...", Travaglio esplode: "Ma non tirare fuori lo spread!", e scoppia il putiferio. Giannini riprende: "È difficile dire no a Draghi, anche per le forze politiche che lo consideravano Satana", come i 5Stelle tanto sostenuti da Travaglio, "ci sarà un motivo?"