Consultazioni, Lega divisa. Il segretario Giorgetti: "Draghi un fuoriclasse, non può stare in panchina"
Dopo l'aut aut di Matteo Salvini al premier incaricato Mario Draghi arriva l'apertura del vicesegretario della Lega Giancarlo Giorgetti. "Meno tasse o più tasse. Noi siamo liberi. Meno tasse e meno burocrazia". Il leader del Carroccio non ha dubbi sul governo che dovrà formare SuperMario. Quando sabato 7 febbraio Salvini incontrerà l'ex presidente della Bce per le consultazioni sarà chiarissimo: "No al governone, la Lega oppure i Cinque Stelle". E proprio in quest'ottica emergono in maniera evidente le divisioni all'interno del Carroccio perché invece dal vicesegretario leghista Giancarlo Giorgetti arriva ben più di un'apertura al premier incaricato: "Draghi - sostiene Giorgetti - è un fuoriclasse come Ronaldo. Uno come lui non può stare in panchina".
Ma a tenere banco in queste ore non ci sono solo le divisioni leghiste. È tutto il centrodestra ad essere spaccato sulla crisi di governo. Silvio Berlusconi si è schierato per il sì a Mario Draghi. E oggi è stato annunciato che ogni partito dell'alleanza andrà diviso. Secondo il calendario reso noto domani toccherà a Forza Italia e Fratelli d'Italia, poi sabato alla Lega. "È meglio che ognuno dica liberamente quello che ha in testa - ha spiegato Salvini - Noi non siamo costretti a fare nulla controvoglia, l'unità del centrodestra è un valore, governiamo in 14 regioni su 20".
Vertice a tre con Salvini, Giorgetti e Fontana davanti a un caffè. La Lega è pronta per Draghi