messo nel sacco
Arriva Draghi e Renzi gode: Conte non è un politico e si vede...
Alla fine l'ha spuntata Matteo Renzi. Il senatore di Rignano con il 2 per cento che i sondaggi attribuiscono a Italia Viva ha messo in scacco il governo rossogiallo mandando a casa Giuseppe Conte, mettendo all'angolo il Pd e tornando decisivo per la fase più delicata dell'ormai imminente esecutivo di Mario Draghi, che stamattina salirà al Colle da Sergio Mattarella.
Insomma, festa grande per il rottamatore (di governi...) a cui il Corriere della sera attribuisce virgolettati di giubilo - smentiti dal diretto interessato - dedicati soprattutto alla fine politica dell'arci-nemico Conte.
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In un articolo a firma di Maria Teresa Meli l’ex premier direbbe nei suoi incontri con i parlamentari di Italia Viva nel corso della giornata di ieri: "So che nel Pd e dentro i 5 Stelle c’è un certo subbuglio, però quando domani (oggi e, ndr) Sergio Mattarella farà un governo del presidente, dando l’ incarico a una personalità come Mario Draghi, chi di loro gli dirà mai di no?".
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E ancora: "Si vede che Conte non è un politico perché ha giocato male la partita sin dall’inizio, ha tentato la prova di forza senza avere la certezza di poterla vincere", "lo scontro sui contenuti è stato altissimo. Sul Mes, sulla giustizia; su tutto. E ovviamente anche sui nomi. Crimi ha detto che non intendevano cedere su Bonafede e Azzolina, quindi un no a Bonetti alla scuola e uno schiaffo a noi su Bonafede. Lui ha detto che potevano mollare solo la Catalfo, a patto però che noi non mettessimo la Bellanova. Pare ci sia un veto della Cgil. Come non bastasse ci hanno proposto Riccardo Fraccaro e Andrea Orlando vicepremier. Diciamoci la verità, sono loro. che non vogliono l’accordo. Mi hanno praticamente detto no su tutto".
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L’ufficio stampa di Matteo Renzi "smentisce i virgolettati attribuiti dal Corriere della sera al senatore Renzi nell’articolo di Maria Teresa Meli, dal titolo 'La soddisfazione di Renzi: l’avvocato ha giocato male, non è un politico e si vede'", si legge in una nota. Il fatto politico, con il suicidio politico di Conte e il successo della strategia renziana, rimane.