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Conte non molla il Palazzo. Il piano B per restare anche con un altro premier

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Esce da una porta, rientra dall'altra. Mentre Roberto Fico esplora le possibilità per mettere in piedi una maggioranza che scongiuri le elezioni anticipate Giuseppe Conte si prepara il piano B. Insomma, l'avvocato del popolo non vuole mollare il Palazzo e se non riuscirà a varare un Conte ter avrebbe mire ben precise per restare nel governo. 

 

A fornire il retroscena è il Corriere della sera che dipinge un premier dimissionario deluso e amareggiato. Ma qualcosa che potrebbe farlo sorridere c'è, oltre a un nuovo governo con lui presidente del Consiglio, naturalmente. Monica Guerzoni parla di "voci di Palazzo Chigi" secondo cui a Conte non dispiacerebbe traslocare alla Farnesina. Una poltrona prestigiosa, quella di ministro degli Esteri, non per far fuori Luigi Di Maio - anche se il dubbio resta, come verrebbe "risarcito" politicamente il grillino? - ma per ottenere "quella visibilità di cui ha bisogno per costruire il suo progetto politico europeista e moderato".
 

Resta in piedi però anche la exit strategy che lo vede a capo di un partito, quella lista Conte soppesata in queste settimane. "A consolarlo ci sono i sondaggi che l’inamovibile Rocco Casalino commissiona, compulsa, sottolinea e deposita sulla scrivania del presidente precario, vicino alle foto ricordo scattate dal fotografo ufficiale Filippo Attili. Una montagna di grafici e tabelle a cui si deve l’animo 'molto sereno' che ministri e collaboratori attribuiscono all’avvocato", si legge sul Corriere, che conferma le rilevazioni commissionate per valutare le performance elettorali di Conte che fanno agitare Italia Viva. Michele Anzaldi ha perfino annunciato un esposto all'Anac ipotizzando il danno erariale.

 

Ma quali sono i dati che "consolano" Giuseppi? Il gradimento salito al 58 per cento dopo il passo indietro, certificato da Ipsos e che lo appaia ad Angela Merkel, unica leader europea col segno positivo in patria. Ma anche il profondo rosso di Matteo Renzi nella stessa classifica: ultimo col 10 per cento. Poi c'è il consenso per la lista Conte che supererebbe il 15 per cento, primo partito del centrosinistra con Pd e M5s danneggiati dalla discesa in campo. 

 

Intanto l’Ufficio stampa di Palazzo Chigi precisa in una nota che "le ricostruzioni riportate dai quotidiani in questi giorni sul Presidente del Consiglio, non ultime quelle apparse questa mattina, sono destituite di ogni fondamento e veridicità", si legge in una nota. "Spiace in particolare - si legge nella nota di palazzo Chigi - continuare a leggere, soprattutto da parte di chi abitualmente segue più da vicino il Presidente del Consiglio, virgolettati mai pronunciati e fantasiosi retroscena, nonostante dallo scorso 26 gennaio, giorno in cui il Presidente del Consiglio ha rassegnato le dimissioni nelle mani del Capo dello Stato, il Presidente Conte e l’intera comunicazione di Palazzo Chigi non abbiano mai rilasciato dichiarazioni o fatto trapelare informazioni che rispecchiassero in alcun modo il pensiero del Presidente, con l’unica eccezione di una dichiarazione riportata sul proprio canale Facebook del 26 gennaio".

 

"Il riserbo e il silenzio del Presidente del Consiglio - si legge ancora nella nota dell’ufficio stampa di Palazzo Chigi - sono un doveroso e rispettoso ossequio non solo alla delicata situazione politica che sta vivendo il nostro Paese, ma anche al lavoro che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Presidente della Camera Roberto Fico stanno svolgendo in questi giorni, di concerto con le forze politiche chiamate in causa, per tutelare l’integrità delle Istituzioni e l’interesse dei cittadini italiani". 

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