Crisi di governo, Giorgia Meloni contro Sergio Mattarella: "Il mandato a Roberto Fico? Scelta politica"
"Questo Parlamento non ha i numeri per una soluzione efficace. Se si farà un governo, sarà perfino più debole di quelli passati. La scelta più responsabile è sciogliere le Camere e in tempi rapidi portare la Nazione al voto". Giorgia Meloni contro la decisione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella di dare il mandato esplorativo a Roberto Fico, il grillino presidente della Camera che sta tentando di dare vita al Conte Ter. Un'ipotesi contro la quale la leader di Fratelli d'Italia non condivide: "Nei colloqui che ha avuto con il centrodestra - spiega la Meloni intervistata da Repubblica - il presidente della Repubblica non ha escluso le elezioni anticipate. L’utilizzo degli uffici di Palazzo Chigi per la compravendita dei senatori è stato scandaloso" tuona.
Questo Parlamento non ha i numeri per una soluzione efficace. Se si farà un governo, sarà perfino più debole di quelli passati. La scelta più responsabile è sciogliere le Camere e in tempi rapidi portare la Nazione al voto.
— Giorgia Meloni ن (@GiorgiaMeloni) January 31, 2021
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Il presidente della Camera sta consultando i partiti fondatori del Conte 2. Il mandato del capo dello Stato è preciso: Fico dovrà infatti riferire l'esito dei colloqui entro martedì, confermando, o meno, se la maggioranza che sostiene questo esecutivo è disponibile a ricomporsi. Il Conte-ter quindi è una possibilità concreta. E se finisse così, il centrodestra resta alla finestra? "Dico sommessamente - spiega la Meloni - che in due mesi avremmo già votato e avremmo avuto un governo stabile e serio per cinque anni. Ora francamente, i quattro giorni che si è concesso il presidente Fico per consultare quattro partiti di maggioranza sono un po' tanti, soprattutto se commisurati all'emergenza che stiamo affrontando. E alle due settimane che ha impiegato Conte nel vano tentativo di riconquistare una maggioranza con la compravendita di senatori". La leader di Fratelli d'Italia lo dice chiaramente: "Questo Parlamento non ha i numeri per una soluzione efficace, come dimostra la storia dell'ultimo anno. E se si farà un governo sarà perfino più debole di quelli passati, indipendentemente da chi esplori. Noi avevamo fatto il nome della seconda carica dello Stato, la presidente del Senato".
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