Roberto Dagostino profeta: prossimo premier? La Cartabia. Zingaretti è un ologramma
L'unico ad averci azzeccato senza tentennamenti è stato Roberto Dagostino. “Il capo dello stato Sergio Mattarella”, aveva profetizzato al mattino Dago in una intervista a Italia Oggi, “ sarà costretto a dare un mandato esplorativo al presidente della Camera, Roberto Fico, il che vuol dire la fine dei giochi per Giuseppe Conte”.
E allora vale la pena di leggere il seguito della sua profezia: “Quando Fico tornerà sul Colle a mani vuote, Mattarella farà scattare il piano B. Schema Ciampi: farà un governo di salvezza nazionale, con una maggioranza Ursula, appoggiato anche da Forza Italia. Silvio Berlusconi porrà una sola condizione: discontinuità nella leadership dell’esecutivo. A Conte l’ha giurata dopo che è andato a pescare appoggi in Forza Italia”.
Nella intervista il fondatore del sito Dagospia ne ha avuto davvero per tutti. In primis per il premier uscente, ma giù botte anche per il leader Pd e i grillini: “il potere gli ha dato alla testa e Conte ha pensato di poter governare in maniera non collegiale. Ha cominciato a gestire lui il potere da solo, avendo da un lato un alleato come il Pd di Nicola Zingaretti, che è un ologramma, e dall’altra parte una mucillagine come i 5stelle. Ma l’uomo che ha forsennatamente giocato da solo al comando è un uomo allo sbando”.
Secondo Dago Conte “ha inanellato un disastro dopo l’altro, le mascherine che non si trovavano, i banchi con le rotelle, zero azione per intensificare i trasporti, per diversificare gli orari delle scuole, che era l’abc per ritornare in classe, per esempio. Su rete unica, autostrade, Ilva non è stato fatto niente. Tutto ancora aperto, irrisolto. Tra poco scadono il divieto di licenziamento e la cig, ci saranno milioni di nuovi disoccupati. E questi sono stati capaci solo di fare lockdown e ristori. Ci credo che a Bruxelles sono preoccupati, devono darci 80 miliardi a fondo perduto...”.
Ultima profezia sul prossimo premier. Secondo Dagostino sarà una donna: “un tecnico di valore, un personaggio autorevole, in pista ci sono l’ex presidente della Corte costituzionale, Marta Cartabia, e la Elisabetta Belloni, segretario generale della Farnesina. Tecnico sarà anche il ministro dell’economia, altra figura decisiva per il prossimo esecutivo, per portare il Paese fuori dalla palude, un ministro che abbia rapporti con i consessi internazionali e le istituzioni economiche e finanziarie. Mario Draghi sarebbe il top, ma c’è anche Fabio Panetta, membro del Comitato esecutivo della Bce. Gli altri ministri saranno politici. Obiettivo arrivare al 2022 riuscendo ad agganciare i fondi del Recovery plan, avviare un po’ di politiche di sviluppo oltre che di sostegno all’economia, fare una legge elettorale di stampo proporzionale ed eleggere il nuovo capo dello stato. Poi tutti al voto”.