Governo di salvezza nazionale (con Ciampolillo...) Il piano di Conte per convincere Mattarella
Vuole "salvare" l'Italia con i Ciampolillo. Il premier Giuseppe Conte si dimetterà oggi dopo il cdm di stamattina ma, mentre sale al Colle, ha in tasca il piano per restare in sella. Un Conte ter che prova ad ammantare di nobile urgenza davanti al presidente Sergio Mattarella. A cui deve presentare un gruppo di "costruttori" nel giro di due giorni e ottenere l'incarico a formare un esecutivo di "salvezza nazionale", scrive Repubblica.
Alla faccia del premier che non lavora con l'aiuto delle tenebre, è stata una notte di trattative dopo giorni di pressing sui parlamentari "papabili" per il sostegno al governo. Conte infatti sostiene di aver parlato personalmente con dodici presunti costruttori, che però tengono ancora il riserbo. "Altri sono raggiunti da Alessandro Goracci, capo di gabinetto del premier, altri ancora sondati dall'asse che da Bettini raggiunge Gianni Letta", rivela il quotidiano.
Conte fa i conti senza Mattarella. Cosa lo aspetta dopo le dimissioni
Tra questi Luigi Vitali (FI), i senatori Udc Paola Binetti e Antonio Saccone, parlamentari di Forza Italia Tiraboschi, Biasotti, Masini; poi Gaetano Quagliariello e Paolo Romani in quota Toti. Proprio Romani ha parlato di governo di "salvezza" con l'attuale premier. Anche se fosse, la baracca del Conte Ter si tiene solo se puntellata da qualche renziano. Italia Viva sembra tenere la posizione. Per ora.