Consultazioni, tutti gli scenari della crisi di governo: Conte ter, nuovo premier o voto anticipato
Si apre formalmente la crisi di governo con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che entra in scena come attore principale. Sarà infatti l'inquilino del Colle a gestire le dimissioni del premier Giuseppe Conte, a cui è stato affidato l'esercizio degli affari correnti. Tutto è ancora appeso ma sono questi gli scenari possibili:
- Conte-ter: si tratta dell'ipotesi più gettonata con l'avvocato del popolo, sostenuto da Pd e M5S e una maggioranza allargata ai cosiddetti 'costruttori' o 'volenterosi', pronto a tornare a palazzo Chigi ancora una volta come capo del governo. In questo scenario davanti al capo dello Stato dovrebbe presentarsi un gruppo nuovo, numericamente solido, che prenda il posto di Italia Viva. Oppure, con gli stessi renziani pronti a intervenire dopo aver staccato la spina all'esecutivo giallo-rosso.
- Nuovo premier, identica maggioranza: gli stessi partiti che hanno dato vita al Conte bis, compresa la pattuglia guidata da Matteo Renzi, ma con un diverso nome da portare al Colle per guidare il governo. Questo scenario potrebbe concretizzarsi nel corso del secondo giro di consultazioni, che seguirà quelle che Mattarella avvierà mercoledì pomeriggio. I rumors di palazzo parlano di un presidente del Consiglio espressione del Partito democratico, e tra i nomi ricorrenti nelle ultime ore spiccano quelli di Dario Franceschini e Lorenzo Guerini.
- Governo elettorale: si tratta della formula che sancirebbe il fallimento della politica, con il presidente della Repubblica costretto a nominare un premier che porti il paese alle elezioni anticipate di giugno.
- Elezioni anticipate: se nessuna di queste ipotesi dovesse andare in porto e trovare i numeri in Parlamento al capo dello Stato non resterebbe che sciogliere le camere indicando la strada del voto. Orientativamente le elezioni si potrebbero quindi tenere a metà di aprile, facendole coincidere con il voto per il presidente della Calabria.