La giravolta di Di Battista: il governo val bene un Ciampolillo. Ecco quando voleva multare i voltagabbana
Sono lontani i tempi delle multe ai voltagabbana, ora per Alessandro Di Battista il governo val bene un Lello Ciampolillo e una Mariarosaria Rossi, come ha affermato oggi il grillino in una intervista alla Stampa. Insomma pure Dibba, che dovrebbe portare avanti l'anima originaria del Movimento 5 stelle, rinnega i vecchi principi. Come quello enunciato in questo video di quattro anni fa quando difendeva le multe ai transfughi perché "il Parlamento è diventato un postribolo di dignità dove centro parlamentari hanno cambiato casacca". Si parlava di 150mila euro di sanzione a salto della quaglia, impietoso calcolare quanto costerebbe il rafforzerebbe della maggioranza... Va da sé, ogni dichiarazione va presa con la data di scadenza, anche quelle dei grillini più duri e puri.
"Con chi è sotto indagine per associazione a delinquere nell’ambito di un’inchiesta di ’ndrangheta non si parla. Punto. Tutti sono innocenti fino a sentenza definitiva, ma non tutti possono essere interlocutori in questa fase. Si cerchino legittimamente i numeri in Parlamento tra chi non ha gravi indagini o condanne sulle spalle", dice oggi sulla Stampa, in riferimento a Lorenzo Cesa indagato per associazione mafiosa, Alessandro Di Battista. Su Renzi non più al governo, l’ex deputato M5S afferma che "era ora: Renzi rappresenta ciò che è rimasto del Giglio magico, il peggio dell’establishment politico. Il governo andava assolutamente derenzizzato perché non è ammissibile che uno che ha il 2 per cento dei consensi si metta in testa di poter dettare legge agli altri". "Io sono convinto che Renzi, da pessimo soggetto qual è, in realtà volesse votare contro la fiducia al Governo - aggiunge Di Battista - Ma i suoi di Italia Viva lo avranno boicottato. Lo avranno convinto a sposare la strada dell’astensione. Molti di loro sono solo dei politicanti, ma non nego che in mezzo ai tanti ci possono essere anche brave persone".
Quanto al sostegno di alcuni responsabili come il senatore Alfonso Ciampolillo, "un governo senza Renzi val bene una messa. Quindi ben fatto anche Ciampolillo e la Rossi. Guardi, a mio avviso, l’importante è non stare dietro alle farneticazioni di Matteo Renzi. Continua a dire che il premier Conte ha fatto l’inciucio con Clemente Mastella. Ma che inciucio e inciucio se Mastella non si siede neanche in Parlamento! Sono tutte polemiche sterili figlie del peggior renzismo".
Apre pure al rimpasto, formula cara alla prima Repubblica, pur di non far votare i cittadini. Una nuova squadra di governo? "L’unica cosa di cui sono certo è che il Paese in questo momento non si può permettere di andare alle elezioni -risponde Di Battista - Siamo in piena pandemia e ci sono mille problemi: dal rischio contagio ai seggi al fatto che gli italiani non apprezzerebbero certo di andare a votare per una crisi di governo in un momento tanto delicato a causa del Covid e delle sue drammatiche conseguenze economiche. Non solo. Non mi pare certo eticamente giusto spendere 350 milioni di euro per mettere in piedi la macchina elettorale. Lo ripeto, l’unica soluzione impercorribile e inaccettabile alla crisi sono le votazioni. Abbiamo un capo del governo, Giuseppe Conte, e dobbiamo andare avanti. L’importante è non avere più Matteo Renzi tra i piedi".