Casini e Monti in soccorso di Conte. Ma Nencini lo gela, la conta in Senato
Il premier Giuseppe Conte incassa le dichiarazioni di voto di Mario Monti e Pierferdinando Casini ma un altro possibile "responsabile", o "volenteroso" come da nuovo lessico del politichese, ossia Riccardo Nencini tiene sulla corda il governo rossogiallo. Questa crisi è "un azzardo che io non ho condiviso, ma se prevalesse la logica del capro espiatorio per non affrontare i nodi mi permetto di dire che si imboccherebbe la strada sbagliata", ha detto il senatore titolare del marchio del Partito socialista.
Nel suo intervento in Aula dopo le comunicazioni del premier Giuseppe Conte: ha detto "Anche io ho avuto il telefono caldo, ma a chi mi ha cercato ho risposto che non assomiglio alla poltrona del barbiere. I socialisti valuteranno a tempo il proprio proposito tenendo conto che in questi mesi abbiamo sostenuto il governo da apolidi, non ne facciamo parte, quando non eravamo d’accordo abbiamo espresso il nostro dissenso. Approvato lo scostamento che voteremo, convochi le forze europeiste, è la strada maestra", ha aggiunto.
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