la partita del segretario del pd
Il terrore di Zingaretti per il voto popolare
E ora a chi lo tirerà il bidone, Nicola Zingaretti? Una volta ha fregato Matteo Salvini, rassicurandolo sulla determinazione ad andare alle elezioni dopo la fine del Conte 1. Stavolta punta a giocarsi Matteo Renzi. E magari quello dopo sarà Giuseppe Conte, se il terzo tentativo di governo dell’attuale premier dovesse schiantarsi sui numeri dei responsabili. Però il segretario del Pd ha il dovere di non perdere l’equilibrio, perché rischia di farsi male lui con le sue prese di posizione quantomeno sciagurate.
Nel 2019 poteva ancora valere l’urlo contro Salvini e la Meloni, adesso fa sorridere e indignare al tempo stesso. Zingaretti deve rassegnarsi, democraticamente. Perché la deve smettere di criminalizzare la destra come se fosse stato già abrogato l’art. 1 della Costituzione della Repubblica italiana: «La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione». Questa maggioranza, quella che nelle prossime ore dovrebbe volare via appresso a Conte, al governo c’è andata proprio contro la sovranità popolare. Nell’agosto 2019 Matteo Renzi era un eroe...Ora è diventato un pericolo per la democrazia perché potrebbe far cadere il governo da lui messo in piedi senza il consenso degli italiani. E poi a Zingaretti anche il Renzi degli ultimi tempi è servito per dare botte a Conte. Ma gli è scappato il pedale e adesso il leader di Italia Viva dà fastidio pure a Nicola.
Però, quel tweet se lo poteva risparmiare il segretario del Pd. Gli è servito solo a farsi seppellire dai social per quell’espressione profondamente antidemocratica, brutta, rancorosa: «I governi non si rilanciano mandandoli a casa con una crisi che nessuno capirebbe. Sarebbe un errore politico. C’è il rischio che in Italia gli alleati di Trump tornino al potere». Gli alleati di Trump? Approfondisca il tema, Zingaretti. Avrà dimenticato «Giuseppi», così come Trump battezzò il premier. In realtà, quella frase del segretario del Pd indica un disprezzo aperto verso il popolo, gli elettori. Conta solo il potere, mai i cittadini. Zingaretti sta dicendo sostanzialmente che visto che gli italiani vogliono al governo l’opposizione, lui deve fare di tutto per impedirlo. Concetti politici che stonano in bocca ad un professionista, sembrano più degni di un dilettante. Infatti, lo ha azzannato il presidente di Italia Viva, Ettore Rosato: «Nicola, ma l’alleato di Trump è già a palazzo Chigi». In realtà, nel Pd alberga questa aperta ostilità al gioco democratico perché ormai si rendono conto di aver demolito la società e l’economia, per questo saranno allontanati dal potere. Quando i ragazzi non vanno a scuola da un anno; quando un popolo ogni sera alle 22 è recluso in casa; quando vai a trovare la famiglia anziana in un’altra regione e devi giustificarti con i carabinieri; è evidente che davanti ai seggi non ti dovrai proprio far vedere. Ottantamila morti per Covid e per incapacità politica li pagherà chi ha declinato di fare il proprio dovere gettando colpe sugli italiani. E non se ne uscirà citofonando a casa Bettini.