Massimo Giannini, un Saviano qualunque contro la Meloni
Il direttore de La Stampa non dovrebbe mai dimenticare che tipo di testata guida. Non certo una congrega di estremisti. Ma Massimo Giannini insiste e stamane torna alla carica contro Giorgia Meloni, che continua a paragonare in termini assolutamente contrastanti con la realtà. E il suo lungo articolo di oggi lo sintetizza così su Twitter: “Finché adotterà #Trump come modello, la destra italiana populista e sovranista non sarà matura per governare il Paese. La mia risposta alla “Sciamana” #Meloni, su @LaStampa”.
Ecco, il solo fatto di definire la Meloni “Sciamana” - ieri aveva aggiunto Matteo Salvini alla compagnia - qualifica il direttore de La Stampa alla stregua di un Saviano qualsiasi. Giannini resta sulla linea del buon Covid a tutti che aveva augurato ai cittadini che affollavano il centro storico di Roma. Analisi col coltello e basate su falsità.
Nessuno pretende che La Stampa sostenga una forza politica di destra e per di più all’opposizione: non sta nella tradizione di famiglia, pur con i vari cambi di scenario editoriale. Ma fabbricare una destra estremista per accontentare un potere che traballa è indecente e anche abbastanza vile. Si riprenda, Giannini. E si limiti semmai agli sciamannati che governano questo povero Paese.