il processo
Open Arms, la difesa di Matteo Salvini: "Non ha agito da solo". Guai in arrivo per Conte?
"Open Arms ha agito di sua iniziativa, al di fuori delle regole sul soccorso in mare, nel tentativo di far entrare in Italia migranti irregolari. Per tale ragione, sin da subito l'Italia ha vietato l'ingresso nelle proprie acque territoriali". Questo il primo punto della difesa del legale di Matteo Salvini, l'avvocato Giulia Bongiorno, nell'udienza preliminare di Palermo dove l'ex ministro dell'Interno è indagato per sequestro di persona. Per la difesa non spettava all'Italia indicare un "porto sicuro" (POS) ai migranti che erano saliti a bordo della nave Open Arms dopo essere stati recuperati in acque libiche e maltesi da una nave battente bandiera spagnola.
L'Italia infatti non era né Stato di primo contatto né Stato coordinatore, non avendo mai assunto il coordinamento delle operazioni di soccorso. L'Italia ad ogni modo non si è sottratta dal fornire sempre assistenza ai migranti. I minori giunti in prossimità delle acque italiane sono stati fatti sbarcare.
Punto secondo Salvini non ha agito da solo ma assieme a tutto il governo. La difesa del leader della Lega lo ribadisce davanti al gup Lorenzo Jannelli "Che non abbia agito da solo mi sembra evidente anche secondo Conte non ho agito da solo ma insieme al governo" ha dichiarato il leader della Lega nel corso dell’udienza del processo a Palermo dove è imputato con l'accusa di sequestro di persona e abuso di atti d’ufficio. Il cavillo potrebbe quindi coinvolgere l'intero esecutivo precedente, quello con Giuseppe Conte e il Movimento 5 Stelle,