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Penoso Andrea Orlando. Così il dem infierisce su Giulio Gallera

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Un tempo la politica rispettava gli avversari politici in difficoltà. Oggi siamo al colpo alla nuca. Andrea Orlando, vicesegretario del Pd, oggi non aveva altro da fare che infierire sull’ex assessore alla sanità della Lombardia Giulio Gallera.

La sua sostituzione nella giunta Fontana viene irrisa da chi non prova evidentemente vergogna per ciò che succede a livello nazionale. Scrive Orlando: “Hanno tolto Gallera perché era stanco...”. Ironia assolutamente insensata da parte di chi dovrebbe invece pensare ai danni che stanno provocando i ministri che il Pd continua a sostenere. O ai tecnici come Arcuri...

Schernire un avversario politico in un caso del genere è davvero segno di pochezza di contenuti. Anche perché al governo non figurano tutti i premi Nobel che qualcuno immagina.

Invece, quando ve ne andrete voi che sono gli italiani ad essere stanchi?, domandano su Twitter all’eroico Orlando. Ma sono davvero centinaia le risposte indignate al vicesegretario del Pd, che quell’uscita disgustosa poteva davvero risparmiarsela.

Ma sono fatti così: ebbri di potere, non si rendono conto della loro incapacità e tentano di ficcare le dita negli occhi degli avversari.

È l’ennesimo segnale di arroganza di chi deve sviare l’attenzione dai guai suoi e se la prende col povero Gallera. È il tipico atteggiamento da mentalità tardocomunista da cui non riescono proprio a liberarsi.

Non dormono la notte per Renzi e svicolano contro la destra. Ma forse nel caso di Orlando c’è frenesia da aspettativa perché non vede l’ora di entrare al governo. Si stancherà prima di Gallera.

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