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Marco Travaglio istiga la caccia all'uomo contro i parlamentari renziani. Pubblicherà gli indirizzi?

Francesco Storace
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Adesso Marco Travaglio passa alle minacce. E istiga gli elettori Pd a scrivere (per ora) ai parlamentari renziani di provenienza nazarena. Gli devono dire che pensano dell’eventuale sfiducia al governo Conte, e promette di pubblicarne i messaggi. La prossima volta indicherà anche gli indirizzi di casa di deputati e senatori di Italia Viva per farli mazzolare?

Questo il tweet di Travaglio: “Appello agli elettori Pd: se avete votato per un parlamentare passato a Italia Viva, scrivetegli per dire cosa ne pensate se sostiene la sfiducia a Conte. Noi pubblicheremo il vostro messaggio”.

 

In sostanza l’house organo dell’esecutivo, Il Fatto Quotidiano, punta all’intimidazione dei parlamentari che sono stanchi di Conte. E scambia gli elettori di Zingaretti per minacciosi mazzieri governativi. 

Ma né gli onorevoli renziani né quelli del Pd non sono stati eletti per far governare lui e quindi non si capisce che cosa pretenda Marco Travaglio. Ci chiediamo se è questo il compito di un giornalista, puntare sul nemico e incitare chi lo ha votato a fargli male, per ora magari con le sole male parole. È davvero un atteggiamento grave che mira a far sopravvivere un governo con le buone o con le cattive. Prima il tentativo di reclutamento dei “responsabili”; fallito il quale parte l’ordine di assaltare i reprobi; a quando la caccia all’uomo, direttore?

Ovviamente, nulla da dire, né minacciare, a chi si è alleato col “partito di Bibbiano”, oppure si è rimangiato una dopo l’altra tutte le promesse elettorali. No, Travaglio i grillini residui non li può disturbare, li porta al guinzaglio fin dove vuole lui. Chi disturba il manovratore invece deve morire.

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