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Governo nel caos, il ministro Speranza finisce nel mirino dei Cinque Stelle
Muto. Roberto Speranza parla solo con gli amici, che sono sempre di meno. Da ieri, il ministro della Salute ha un ostacolo in più: dalla maggioranza gli arriva la freccia avvelenata con tanto di richiesta di cacciarlo rivolta a Giuseppe Conte dal deputato M5s Francesco Sapia. Che, tanto per non farsi mancare nulla, è anche membro della commissione sanità della Camera. Con lui, Speranza non parla. E non risponde a chi gli chiede se risponderà al parlamentare pentastellato.
Ma dopo le rivelazioni di Report sulle compiacenti relazioni attribuite all’organizzazione mondiale della Sanità col ministro italiano, il silenzio è vietato. Finora solo l’opposizione aveva chiesto trasparenza.
Ad esempio, Fratelli d’Italia che ieri con Giorgia Meloni è stata molto netta: “Ci fa piacere che qualcuno si sia svegliato anche nella maggioranza. È da mesi e ben prima di alcune inchieste giornalistiche che in perfetta solitudine Fratelli d’Italia sta denunciando l’assenza del Piano pandemico e i silenzi omertosi del Governo”. Proprio ieri si è tenuta l’udienza al TAR del Lazio per il ricorso promosso dai deputati di FdI Bignami e Gemmato per avere il “Piano Segreto” di cui parlò sulla stampa nazionale il Direttore Generale della Programmazione sanitaria al Ministero della Salute Andrea Urbani e l’Avvocatura dello Stato ha ammesso che il Piano pandemico non è mai stato aggiornato dal 2006 e che ancor oggi il Governo non ha prodotto, sulla base dell’esperienza derivante dalla pandemia, un provvedimento completo e formale. Quindi ancora oggi l’Italia non ha un piano completo e formale.
La Meloni ha quindi chiesto una riunione urgente in Parlamento sul tema e oggi ci sarà una conferenza stampa a Montecitorio.
Anche perché le dichiarazioni di Sapia sono assolutamente pesanti: “Se nel governo della salute pubblica la responsabilità politica non è un’opinione, davanti alle inchieste di Report e alle dichiarazioni del ricercatore dell’Oms Francesco Zambon, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte deve sostituire subito il ministro della Salute”. “Di fronte al dolore, alla sofferenza e alla crisi sanitaria, economica e sociale del Paese, non è ammissibile – incalza Sapia – che vi siano sospetti di condizionamenti politici dell’Oms, chiamata a svolgere un ruolo essenziale per la tutela della salute pubblica”.
“Ritengo – conclude il parlamentare pentastella – che il ministro Roberto Speranza non possa più restare al suo posto. La politica deve dare segnali inequivocabili, intanto ai più alti livelli istituzionali».
E’ oggettivamente grave che il rapporto di OMS Europa sui ritardi e l’impreparazione dell’Italia nella prima parte dell’emergenza Covid, sia stato ritirato subito dopo la pubblicazione. La diffusione del rapporto avrebbe consentito di affrontare meglio la seconda ondata della pandemia.
In quel rapporto del 13 maggio scorso si faceva riferimento al piano pandemico italiano, mai aggiornato dal 2006 ma semplicemente riconfermato nel 2016-17, lasciando il nostro Paese a una gestione improvvisata, caotica e creativa della pandemia. OMS e governo italiano hanno impedito la pubblicazione di informazioni importanti affinché la “lezione italiana” potesse aiutare gli altri Paesi ad affrontare la diffusione del virus e non ripetere alcuni errori.
La procura di Bergamo sta indagando per i troppi morti causati dal Covid e sarebbe gravissimo l’accertamento di responsabilità nell’intervento sanitario che fosse ascrivibile proprio all’assenza di un piano aggiornato.
Si è persino tentato di impedire che la magistratura ascoltasse chi ha qualcosa da dire su una storia davvero incredibile ed è un bene che la politica pretenda chiarezza. Ed è per questo ancora più grave il silenzio del ministro Speranza.