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Per il ministro della Salute non c'è più Speranza

Francesco Storace
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I boatos di Palazzo indicano che è partito l’assalto a Roberto Speranza. La poltrona del ministro della salute è sempre più a rischio per le bordate che ogni giorno fa partire il suo viceministro Pierpaolo Sileri, con il sostegno parlamentare offerto dai senatori Cinque stelle.

Le denunce che Sileri va rilanciando su giornali e televisioni alla fine colpiranno proprio il ministro che non decide il da farsi. E in tempo di pandemia il caos è imperdonabile. Il senatore Elio Lannutti, assieme ad una cospicua truppa di suoi colleghi pentastellati, ha depositato una interrogazione assai tosta sul «caos generato da inamovibili direttori, incuranti del piano pandemico, da consulenti di lotta e di Governo. Che devono essere rimossi con urgenza». «Il M5S - ha scritto su Facebook Lannutti - sta col viceministro Sileri, che chiede trasparenza e legalità. Basta omertà!». Omertà che evidentemente fa capo proprio a Speranza. Altrimenti non si comprende perché tra i quesiti esposti nell’interrogazione c’è scritto «se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti».

In questo caso non è una domanda rituale ma un vero e proprio «svegliati» di fronte al bombardamento quotidiano di Sileri sul ministero, i suoi dirigenti, i suoi consulenti. Nel mirino, per ora, il segretario generale Ruocco e il consulente del ministro Ricciardi. E poi quanti si sono beccati un giudizio durissimo nella stessa interrogazione: «Il Ministero non sembra rappresentare un esempio di coerenza ed affidabilità in questi tempi terribili di pandemia, che ha sconvolto la vita di milioni di famiglie». E se si arriva a scrivere cose del genere in un atto parlamentare è evidente che si è deciso di alzare il tiro sul numero uno del ministero. Vogliono far tornare Speranza a scrivere libri...
 

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