salta l'incontro
La mossa di Renzi spiazza Conte. Colpo di scena sulla verifica di governo
Matteo Renzi rinvia la resa dei conti e tiene in bilico Giuseppe Conte. Italia viva ha chiesto al presidente del Consiglio di spostare l’incontro fissato per oggi alle 13 a Palazzo Chigi. Formalmente il motivo è legato alla ministra dell'Agricoltura Teresa Bellanova, spiegano fonti del partito guidato da Matteo Renzi, dal momento che questa "è impegnata a Bruxelles per il Consiglio europeo che deve affrontare un tema strategico per i prodotti alimentari italiani: la questione dei semafori". L’incontro con Conte, fa sapere Italia Viva, dovrà essere spostato al rientro della ministra: tra domani sera e venerdì. Insomma, la richiesta mette il premier davanti al fatto compiuto, come si evince dal post di Facebook della Bellanova: "Al rientro incontreremo il presidente Conte con la delegazione di Italia Viva", senza se e senza ma.
Dopo la "verifica" con Pd e Movimento 5 Stelle l'incontro con Italia Viva era previsto per le ore 13 a Palazzo Chigi. Ma la delegazione renziana a sorpresa ha rinviato l'incontro decisivo viste le minacce di staccare la spina del governo se il premier non dovesse fare un passo indietro sulla cabina di regia per il Recovery fund e sul dossier servizi segreti e cybersicurezza. Richieste che preludono al rimpasto di governo.
"Sui temi del 'salto di qualità' del Governo diremo la nostra al Premier con un documento scritto appena ci sarà occasione di incontrarci (non oggi perché la Ministra Bellanova, nostra capodelegazione, è a Bruxelles per difendere i prodotti agroalimentari italiani). Appena consegnato al Premier, manderemo il documento anche a tutti gli amici del popolo delle Enews. Stiamo facendo una battaglia per le idee, non per le poltrone: all`incontro verranno anche le ministre, che sono pronte a rimettere il mandato, se serve", ha scritto Matteo Renzi nella enews odierna. "Perché chi dice che noi facciamo confusione per avere mezza poltrona in più deve prendere atto che noi siamo l`unico partito che è pronto a rinunciare alle poltrone, non a chiederle", sottolinea.