Scandalo piano pandemico, il viceministro Sileri massacra il segretario generale Ruocco: "Si dimetta"
Il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, nella puntata di “Non è l’Arena”, il talk condotto da Massimo Giletti domenica 13 dicembre su LA7, si infuria sul piano pandemico cancellato dal sito dell’Oms: “Non si sa mai di chi è la responsabilità. Io odio il pressapochismo. Secondo me il segretario generale del Ministero della Salute Giuseppe Ruocco si deve dimettere. A oggi il piano pandemico è ancora quello del 2006”.
Massimo Giletti sviscera il mistero del piano pandemico italiano fermo al 2006 e che è stato concausa di tanti morti di Covid-19. Il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, ci mette la faccia: “La email di Ranieri ai ricercatori di Venezia di correggere la data del piano pandemico da 2006 a 2016 è grave. Quel programma è sicuramente del 2006 perché è laconico e soprattutto privo dei riferimenti ai virus circolati in questi anni, non riporta l’aviaria, l’h1n1, la Sars, quindi non c’è dubbio che sia vecchio. A oggi il piano pandemico è sempre quello del 2006, c’è una bozza del 2019 mai trasmessa”.
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Ma Sileri si infuria su Giuseppe Ruocco che non risponde alle domande dei giornalisti nonostante sia il Segretario Generale del Ministero: “Coordina tutto il Ministero, è il segretario generale. Se può far chiarezza? Lo sta chiedendo a chi disse che era sempre assente al CTS. Quindi o c’è pressapochismo o non riescono a fare tante cose insieme. La cosa migliore è che prendi e organizzi un’intervista, lo decidi tu quando far venire gli intervistatori e dici quello che devi dire. Io credo che la cosa migliore, avendo visto i verbali del CTS dove è sempre assente, è che lui si dimetta. Per come la vedo io. Lo dico da mesi. Io odio il pressapochismo e odio quando non mi danno delle risposte. Io esigo una risposta: c’era o no questo maledetto piano pandemico? E’ vecchio o nuovo? C’erano dei direttori generali e ci sono dei numeri di protocollo. Nel mio ufficio tutti i documenti sono protocollati, quando avrò finito il mandato, basterà una password e si potrà vedere cosa ho fatto in totale trasparenza. Non si sa mai chi comanda in Italia e così non si sa mai di chi è la colpa. Purtroppo arriveremo a 100.000 morti di Covid e saranno morti invano se non si sa di chi sono le responsabilità. Io pretendo delle risposte! Basta questo pressapochismo, lo combatterò finché non mi cacceranno a calci”.