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Guerra sull'ad Salini, che succede in Rai

Arnaldo Magro
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Maggioranza che discute sui provvedimenti, che litiga sulla patrimoniale ad esempio, che vede sempre più scomoda ed irritante la permanenza a Chigi dell’inquilino Conte Giuseppe, di professione Premier. Maggioranza che si rinsalda in maniera opportunistica, però, quando invece c’è da giocarsi ruoli che contano. Come in Rai. Quanto sia poco gradito Salini al Pd, è cosa nota, eppure rimane lì, per volontà ferrea dei 5 stelle. Come mai? In realtà il Pd punterebbe ancora alla Ammirati come successore dell’ad. Magari già nei prossimi mesi tenterà il colpaccio. Maria Pia Ammirati è portatissima da Franceschini e Andrea Orlando. I due veri reggenti del partito Democratico. Motivo per il quale Zingaretti non ha voluto spingere per la Ammirati, proprio per non darla vinta ai due Dem. Vorrebbe tenere per sé l’ultima parola ma non sembra così facile. Ecco allora, che la nomina a Rai Fiction è stata di fatto sbloccata proprio dal grillino Spadafora. Che ha dato una mano al duo Democratico, «alleandosi» con loro. È lui, Spadafora, il vero uomo macchina dei grillini in Rai e gode di parecchia stima, anche da parte dei Dem. Del resto il percorso politico dell’uomo di Afragola è noto. Da vero democristiano, ha fatto della trattativa e della mediazione, l’arte della politica. E della sopravvivenza.
 

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