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Scuole superiori sui banchi dal 7 gennaio. Ma solo al 50%

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Valentina Conti
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A scuola dal prossimo anno. E’ questo l’orientamento del Consiglio dei Ministri sul nuovo decreto legge Covid che entrerà in vigore da domani e che, eccezionalmente, durerà più di 30 giorni, spingendosi oltre l’Epifania. Tra le novità, è previsto, infatti, il rientro in classe dal 7 gennaio per gli allievi delle scuole superiori.

A quanto si è appreso, la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina avrebbe assicurato la ripartenza in piena sicurezza. La notizia della probabile riapertura delle scuole posticipata (si era detto che le lezioni sarebbero riprese da dopo l’Immacolata) arriva anche all’indomani della presa di coscienza sui dati rivelati da Il Tempo sull’esplosione dei contagi fra la popolazione scolastica, quella da 0 a 19 anni. Tanti i nodi che restano da sciogliere per il settore istruzione: dal capitolo trasporti, con l’incognita conseguente dei turni scaglionati, seguito a ruota dalla questione dei tamponi veloci (prima della chiusura, le scuole erano di fatto già semiparalizzate dalla lentezza del sistema di tracciamento dei contatti e dalle quarantene di insegnanti e ragazzi) passando per i buchi in organico: sono, infatti, molti gli istituti dove ad oggi mancano i docenti titolari della materia, che dovevano arrivare a settembre. In base alle rilevazioni della Cisl Scuola ne difettano centinaia dalla Capitale a Milano pure sul sostegno.

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