Patrimoniale, Matteo Salvini contro l'emendamento Pd e Leu: "Altre tasse in un momento come questo è da arresto immediato"
"Mi preoccupa l'emendamento Pd-Leu che riaffaccia la tassa patrimoniale, in un momento di crisi economica l'ultima cosa che penso serva siano nuove tasse". Matteo Salvini spara contro il governo e in un'intervista su Radio 24 il leader della Lega si scaglia contro la patrimoniale su cui starebbe lavorando il governo. La tassa potrebbe colpire chi ha un patrimonio dai 500mila euro in su, immobili compresi. "Pensare a nuove tasse, in un momento come questo è un crimine e da arresto immediato" denuncia.
Sulla questione rimpasto dichiara: "Il rimpasto interessa solo ai partiti della maggioranza, alla Lega interessa meno di niente. Si parla di rimpasto perché il governo è diviso", ha aggiunto. "I partiti della maggioranza sono consci di avere un governo che non è all'altezza. Oggi sul Sole 24 ore il presidente della Confindustria, Carlo Bonomi, attacca il governo diviso su tutto, dicendo che manca una visione, manca un progetto. Il fatto che il Cdm approvi nelle prossime ore un quarto decreto Ristori la dice lunga", ha detto ancora. "Ma si rendono conto che un'impresa, uno studio professionale, un negozio una famiglia non può stare dietro ai decreti che cambiano ogni settimana. Quindi governo e maggioranza si rendono conto di non avere una squadra all'altezza, basta pensare al caos che c'è nella scuola o agli scioperi degli avvocati in molte città, senza che Bonafede muova un dito. Spero che quello del rimpasto non sia il dibattito delle prossime settimane. Preferisco parlare di soldi e salute", ha concluso il segretario della Lega.
Alla fine sui social Salvini riassume il concetto contro la maxi-tassa: "Il mio intervento di questa mattina a Radio 24 - scrive - Tra stucchevoli polemiche sul Mes, smania di approvare il Decreto clandestini, tasse rinviate di appena 10 giorni (!), proposte di patrimoniale su casa e risparmi, litigi su rimpasti e poltrone questo governo sta dimostrando tutta la sua inadeguatezza. Se la Lega cresce confermandosi primo partito e il centrodestra è al 50% dei consensi un motivo c’è. Noi lavoriamo responsabilmente per il bene del Paese, cercando di ottenere il massimo possibile per partite IVA, produttori, precari e non garantiti, sempre trascurati (è un vizio della sinistra), ma è sotto gli occhi di tutti che questa maggioranza non ha una visione dell’Italia".