Alberto Airola in lacrime per i like, l'incredibile appello del senatore M5S sui social
Statistici più che statisti. Contano i like, i voti sulla piattaforma Rousseau. Da gente così dipendono i destini dell’Italia. Ecco, Alberto Airola, senatore torinese dei Cinque stelle in perenne conflitto con la vita e con se stesso. Se ne è uscito sulla sua pagina Facebook non con un’opinione sulla lotta al Covid, sulla guerra per il Mes, sul rimpasto alle porte. No, ha supplicato like e fiducia sulla piattaforma tanta cara e a volte no ai grillini di tutte le salse. “Perdonatemi – ha scritto ai suoi follower su Facebook - ma questo profilo è aperto a tutti, iscritti e non iscritti. Ho più di 140.000 like su questa pagina e 123 "mi fido"?”. Insomma, sembra dire, state qui a spiarmi e poi non mi aiutate nei momenti decisivi della battaglia?
Di qui l’appello, che pure è costretto a riconoscere un pochino incomprensibile ai più: “Considerato che pare una corbelleria a qualcuno e capisco la renitenza ma a chi non ha pregiudizi e mi considera un portavoce integro, chiederei di fare uno sforzo in più. Mi secca che come al solito alcuni abbiano i fans cliccatori e chi lavora in trincea debba essere sempre dimenticato. Scusate se sembro frustrato... a volte lo sono a volte no. So che ci siete comunque”. Semplicemente fuori di testa.
Al netto delle “restituzioni”, siamo noi a faticare a comprendere perché che il senatore Airola ci debba costare svariati quattrini al mese per dedicarsi in questa maniera al suo popolo. Vorremmo un po’ più di serietà e di comprensione del momento difficile che attraversa la Nazione, senatore Airola. Dei suoi like non ce ne può fregare di meno.
f.s.