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Sanità Calabria, in corsa anche Nicola Gratteri? Bertolaso: è l'uomo giusto

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Il procuratore di Catanzaro  Nicola Gratteri ieri aveva gelato il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio quando a Otto e mezzo, su La7, ha stroncato il nome di Gino Strada per la carica di commissario alla sanità in Calabria. "Non va bene, non è l'Africa. Serve far funzionare gli ospedali che ci sono, non fare quelli da campo", ha detto il magistrato bocciando il nome del governo dopo i forfait clamorosi di Cotticelli, Zuccatelli e Gaudio.

 

E ora emerge il partito di Gratteri. A lanciare il nome è Guido Bertolaso: "In Calabria, contrariamente a ciò che si va continuando a dire, non esiste un problema di gestione sanitaria, ma di gestione amministrativa e trasparente della sanità. Sono due cose completamente diverse. La regione va gestita da chi non ha interessi per e con la salute calabrese", ha detto all’Adnkronos l'ex capo della Protezione Civile, ora consulente (a titolo gratuito) per l’emergenza in Umbria. "Probabilmente per il ruolo di commissario non serve un bravo medico come Strada e nemmeno un ex rettore come Gaudio. È necessario ed è ora di qualcuno che sappia leggere tra le pieghe di queste vicende e sappia cambiare atteggiamento ad un sistema. Chi può essere? Non lo so, un magistrato forse, un manager. Un Gratteri per esempio, che ha fotografato in pieno la situazione della regione e che, secondo i sondaggi, sarebbe anche gradito dai cittadini".

 

Gratteri che anche oggi è tornato sull'argomento: "Il compito del commissario in Calabria è quello di governare la sanità, di capire le voragini sui conti, di capire perché non si riesce a fare concorsi per i primari, gli infermieri, i medici. Non è possibile che si continui così, non è che commissariando la sanità si risolve il problema. Ora ci portano 5 ospedali da campo. Ma qualcuno si è chiesto quanto costano? Anche in termini di immagine. Ma cosa costerebbe aprire un ospedale chiuso? Basterebbero due giorni, un’impresa di pulizie e di sanificazione e il giorno dopo metterci letti covid?", ha detto il magistrato a Rai Radio1, nel corso di Forrest. Poi sul medico fondatore di Emergency ha aggiunto: "Io non l’ho criticato. Ho grande rispetto per gente come Gino Strada. Ma gestire un ospedale in Africa non è la stessa cosa che in Calabria".

 

Il nome di Gratteri però suscita già qualche critica. "Vorrei sommessamente suggerire a Guido Bertolaso, che in troppi, negli anni, hanno pensato che gli unici in grado di risolvere i problemi fossero i procuratori della Repubblica. Quando non si sanno che pesci prendere, è molto comodo candidare un Pm, ritenendo che si tratti di una scelta inattaccabile. Lo hanno fatto tutti. Ma è una scorciatoia che non ha risolto i problemi, anzi li ha moltiplicati, perché ha spinto tanti magistrati a cercare i riflettori per mettersi in luce, molto spesso sulla pelle della gente. Nel nostro Paese ci sono tante persone capaci che occorre saper individuare, senza dover ricorrere a chi deve fare un lavoro diverso, possibilmente lontano dai media", ha dichiarato Enrico Costa, deputato di Azione. Ma sulla scelta del quarto commissario in pochi giorni il governo è in confusione totale.

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