Di Maio vuole tagliare lo stipendio dei politici. Sergio Marchi smaschera il bluff
Un'altra boutade. Luigi Di Maio pubblica un post su Facebook in cui propone di tagliare lo stipendio dei politici. D'altronde gli sembra il minimo in era Covid. C'è un solo problema: che al governo c'è proprio lui quindi non servono grandi annunci e promesse ma soltanto presentare e votare una legge in Parlamento.
Ne parla Sergio Marchi sul sito 7Colli che smaschera il giochetto del ministro degli Esteri: "Di Maio che fa il populista e propone il taglio degli stipendi di ministri, senatori e deputati è francamente poco credibile - scrive Marchi - Perché quando si governa non occorre lanciare slogan. Ma è sufficiente portare in Aula una leggina e farsela votare. In maggioranza i numeri ci sono ma servirebbe prima chiedere un parere ai suoi colleghi di partito. E agli alleati del PD. Altrimenti, è solo un modo per fare propaganda". E sul web la proposta di Di Maio è sommersa di critiche "non perché le persone non lo vorrebbero il taglio - conclude Marchi - Ma perché non ci credono. Troppe promesse non mantenute in questi ultimi tempi che sanno tanto di presa in giro".