L'intervento
Sbarchi incontrollati. Per evitare naufragi vanno blindati i confini
Gentile direttore, siamo tutti ancora molto scossi dal terribile naufragio avvenuto nel Mediterraneo nel quale, purtroppo, hanno perso la vita diverse persone tra cui il piccolo Joseph, di soli sei mesi. Come molti, anche io ho avvertito il bisogno di scrivere qualche considerazione.
Ho visto che in molti, soprattutto sui social network, hanno sfruttato le immagini dei bambini. Lo fanno anche in queste ore, a proposito di Joseph, coloro che vorrebbero giustificare la violazione delle nostre leggi sulla immigrazione, lo sbarco di migliaia di clandestini che mettono a rischio la salute pubblica, di centinaia di potenziali delinquenti e addirittura terroristi assassini. Mostrano il cadavere di bambini affogati per colpa di chi li ha messi sulle «carrette del mare», illudendosi che al di là del Mediterraneo possano trovare una facile vita migliore.
Non si giustifica nessuna morte, ma si deve fare ogni cosa per prevenirne altre. Fermare gli sciacalli che si arricchiscono sui disperati stipandoli sulle barche, o promuovendo gli affari che sono collegati a un sistema di accoglienza troppo spesso protagonista di scandali e ruberie. Fermare la follia immigrazionista che non si preoccupa di permettere a interi popoli di vivere meglio a casa loro, ma pregiudica l’esistenza di intere Nazioni devastandone cultura, economia e sistemi sanitari.
In queste ore si tornerà a parlare di decreto immigrazione, considerato una priorità dalla maggioranza di Conte. Vogliono una immigrazione senza regole. Proveranno a sostenere che chi difende gli italiani, il rispetto delle leggi e i nostri confini, è disumano. Ma è esattamente il contrario! Lo dimostreremo e faremo di tutto per fermarli.