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De Luca contro tutti: "Il governo chieda scusa sulle scuole. De Magistris turista in tv"

Lo sfogo senza freni del governatore campano

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E' un Vincenzo De Luca senza freni quello che si presenta all'abituale diretta Facebook del venerdì pomeriggio in un momento particolarmente difficile, con la sanità campana allo sbando e il governo che invia gli ispettori a Napoli per verificare lo stato di attuazione del piano Covid.

Il governatore, però, decide di giocare all'attacco e vanta di aver avuto fin dall'inizio una linea di rigore nell'affrontare l'epidemia. "Per me si doveva chiudere tutto a ottobre - tuona - ma il governo ha fatto una scelta diversa e per me folle, quella di procedere in maniera spezzettata. Io ho chiuso le scuole quando ho visto che nelle aule il contagio si era moltiplicato nove volte. Loro mi hanno attaccato, poi hanno fatto la stessa cosa. Nel frattempo ci sono state centinaia di vittime e nessuno ha chiesto scusa".

Ma ce n'è anche per il sindaco di Napoli Luigi De Magistris: "E' intollerabile che chi ha banalizzato il problema oggi è diventato rigorista. Noi come Campania - ha detto - a maggio abbiamo bloccato la vendita di alcolici dopo le 22. Il Comune di Napoli ha preso un provvedimento contrario alla nostra ordinanza". Poi De Luca cita il caso del lungomare di Napoli affollato lo scorso week end, ricordando come anche in quel caso De Magistris si sia opposto alla Regione che chiedeva ai sindaci di inibire alla folla le vie a rischio assembramento "perché era impegnato a fare il giro delle televisioni". Con responsabilità, ancora una volta, scaricate su "forze dell'ordine e polizia municipale". "Quelle immagini - ha detto - giustificano una zona stra-rossa".

De Luca definisce "sciacallaggio mediatico" contro la Campania l'attenzione che gli organi di stampa stanno riservando all'emergenza negli ospedali campani. E se la prende con chi ha contestato i dati sulla Regione che amministra. Ma critica in definitiva tutto il sistema di colorazione dei territori: "Il governo si nasconde dietro i numeri per non assumersi la responsabilità di decidere". E ancora: "Qualcuno aveva deciso che la Campania doveva chiudere a prescindere. Le auto in fila davanti ai pronto soccorso ci sono in tutta Italia".

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