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Coronavirus, caos Regione Lazio. Storace: "L'assessore D'Amato va alla guerra ma i cittadini soli davanti al Covid"

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"Ancora non ci hanno detto se questi tamponi rapidi funzionano o no. Siamo quasi alla beffa". Sul sito 7Colli.it il vicedirettore del Tempo Francesco Storace fa il punto della situazione nella Regione Lazio che possiamo riassumere così: "L'assessore alla Sanità Alessio D'Amato va alla guerra ma i cittadini sono soli davanti al Covid". Dalla vicenda paradossale dei tamponi ("Se siamo negativi, passa la paura e torniamo ad abbracciare il vicino di casa, ma forse è meglio di no. Se siamo positivi, bisognare fare quello molecolare e se siamo negativi, possiamo definirci falsi positivi) allo scandalo dei vaccini antinfluenzali che sono spariti dall’orizzonte. "Totò truffa, insomma" scrive Storace che sottolinea: l’assessore alla sanità di Nicola Zingaretti farebbe bene ad evitare espressioni da delirio perché i cittadini sono già seppelliti da un’alluvione di parole di cui ormai si stenta a comprendere il significato".

"La guerra di D’Amato ha l’effetto solo di ricordare i giapponesi rimasti a combattere da soli. Perché è un conflitto che riguarda il pianeta e non uno scalcagnato assessore che ha bisogno di dimostrare di esistere, procure a parte. Ma D’Amato a parte, a scatenare panico e incertezze è una miriade di tecnici e scienziati che producono ansia ad ogni ora del giorno e della notte. Stanno in tv più di Giuseppe Conte, ed è tutto dire".

Un capitolo a parte anche il dibattito sulle mascherine: "Sulle quali - scrive Storace -ci sono sessanta milioni di pareri come per la squadra della nazionale di calcio. Chirurgiche perfette? Macchè, salvi chi hai davanti e ci muori tu che la indossi. FFp2 o FFp3? Forse ci salviamo tutti e due. E di stoffa semplice? Serve solo a non pagare la multa, dice lo scienziato che esce dal bar sotto casa con la penna sull’orecchio". E ancora: "Il derby più sentito è diventato quello sui ristoranti. E nessuno si capacita del perché infettano a cena e non pure a pranzo. Forse perché la sera conviene andare leggeri, sì, Conte ci vuole tutti più sani e più belli".

 

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