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Toti esclude Forza Italia. Così si scatena la furia di Berlusconi

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Raccontano che Silvio Berlusconi abbia preso molto male l’esclusione di Forza Italia dalla nuova giunta della Liguria. Tant’è che, a 24 ore dall’estromissione, il Cav sarebbe tornato a parlarne con chi ha avuto modo di sentirlo per ribadire tutta la sua amarezza nei confronti dell’ex pupillo Giovanni Toti. Il leader di Fi non avrebbe capito la ratio della scelta di non lasciare nessun assessore al partito azzurro che ha il sapore di uno sgarbo personale con inevitabili conseguenze a livello nazionale. Se Toti aspirava ad essere il capo dei moderati, quella che ha fatto non è certo una scelta moderata, avrebbe commentato Berlusconi, a quanto apprende l’Adnkronos.

 

 

Il Cav sarebbe rimasto infastidito anche da alcune frasi del governatore riportate dalla stampa, in particolare quella su una Forza Italia ormai al capolinea. Un politico che ha ambizioni da leader nazionale non si mette in una bega locale, sarebbe stato il ragionamento dell’ex premier, rimasto deluso dopo essersi speso in campagna elettorale per la rielezione dell’ex coordinatore nazionale forzista. In una Fi sempre più confusa e dal futuro incerto il caso ligure viene letto da alcuni parlamentari come una "dichiarazione di guerra" che rischia di portar dritto a una scissione, coinvolgendo i deputati e senatori scontenti dell’attuale gestione del partito, a cominciare da quelli vicini a Mara Carfagna, che vedono di buon occhio l’obiettivo di Toti di costruire un nuovo "contenitore", che vada oltre Fi e si federi con Lega e Fdi per tornare a Palazzo Chigi con un altro format. Raccontano, almeno così riferiscono fonti parlamentari azzurre, che Toti abbia agito in totale autonomia, senza nemmeno ascoltare Matteo Salvini, che, d’intesa con Giorgia Meloni, gli avrebbe chiesto di non "tagliare" Fi dalla partita degli assessorati liguri.

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