caos concessione
I Benetton danno un altro calcio a Conte. Guerra sulle autostrade
C’è una nuova missiva inviata da Aspi a Palazzo Chigi. Che, però, non sblocca uno stallo della trattativa su un dossier che potrebbe provocare un default europeo da 16 miliardi.
«È appena arrivata una lettera di Autostrade per l’Italia, con la quale ci comunica di accettare il testo dell’accordo negoziale, chiedendo la sola eliminazione della clausola dell’articolo 10 in relazione della condizione di efficacia della trattativa societaria», ha annunciato nel primo pomeriggio Paola De Micheli, in audizione davanti alla Commissione Ambiente della Camera.
La ministra dei Trasporti appare in videoconferenza, ma la portata della frase è rilevante. In pratica, la società controllata da Atlantia sarebbe pronta a sottoscrivere in toto l’accordo del 14 luglio scorso, rivendicando però il diritto di mettere sul mercato le quote della società senza passare dalla cessione diretta a Cdp. Si tratta di uno scoglio non da poco, perché l’esecutivo Conte ha vincolato a questo trasferimento dell’88% di Aspi la cancellazione della procedura di revoca.
La società guidata dall’ad Roberto Tomasi, si legge in una nota, intende eliminare questa condizione, «in quanto estranea al rapporto concedente-concessionario - l’atto transattivo, anche nella versione inviata dagli stessi Dicasteri lo scorso 23 settembre, senza alcuna modifica o affinamento».
Atlantia dal canto suo rivendica di aver rispettato ogni aspetto dell’intesa (compresi anche i 3,4 miliardi come compensazione per il Morandi), ribadendo come la revoca metterebbe a rischio 7mila posti di lavoro.
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La posizione del governo? Ufficialmente l’ultimatum scade sabato 10, ma la revoca - che rimane sul tavolo da mesi - è un’opzione molto pericolosa, con lo spettro di una maxi battaglia legale e 23 miliardi di risarcimento.
«L’accordo è ampio, se non si rispettano gli accordi transattivi per responsabilità del concessionario non si potrebbe interrompere il processo di revoca», avvisa in serata il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri...