I dittatori del virus. Ma se tutto questo l'avesse fatto il centrodestra?
Erano tutti contro Salvini e i "pieni poteri" ma ora non dicono niente anche se Conte fa peggio
Quante volte abbiamo sentito la sinistra pronunciare frasi odiose contro la destra italiana a proposito di Covid? “Fosse comuni” e anche di peggio. Se gli esponenti di Lega, Fdi e Forza Italia fossero stati al governo ci sarebbe stato da scommettere sul linciaggio di piazza contro ciascuno di loro.
Lo si è già visto ogni volta che la sinistra ha dovuto collocarsi all’opposizione. Sarebbe successa la stessa cosa anche col coronavirus.
Provate ad immaginare la fine che avrebbero fatto quelli del centrodestra se solo avessero osato pensare di proclamare lo stato d’emergenza senza uno straccio di dibattito parlamentare, senza una spiegazione, senza evidenze scientifiche. In Consiglio dei ministri, alla chetichella, la prima volta, e poi in mezzo ad una risoluzione in quella successiva. Come minimo sarebbe insorta Laura Boldrini con le sue truppe farneticanti. “Stracciata la Costituzione”.
Conte fa il cafone con la Casellati
Se Matteo Salvini e Giorgia Meloni avessero osato mostrare ai giornalisti i cosiddetti benefici della App Immuni, Beppe Grillo avrebbe scatenato la guerra tecnologica per mezzo delle truppe degli Anonymous.
Torniamo indietro negli anni e fotografiamo Silvio Berlusconi che sigla quei Dpcm di limitazione delle nostre libertà individuali: Roberto Saviano sarebbe già in tutte le librerie a gridare contro la dittatura. Magari edito da Mondadori...
“Stiamo valutando se procedere ad un nuovo lockdown”: la sola ipotesi avrebbe visto una memorabile scazzottata di Emanuele Fiano alla Camera, trattenuto a stento dai commessi che lo sedavano.
La disputa giuridica sull’introduzione o meno delle zone rosse e su chi avesse la competenza a decidere sarebbe stata risolta in un comizio davanti al Senato da Pietro Grasso.
Video su questo argomentoTana per Zingaretti. Raccoglie da terra la mascherina e la indossa: era sparita...
Avrebbe mai potuto dire davanti ai deputati un qualunque ministro di centrodestra “comanda lo Stato e non le regioni”, come fece Francesco Boccia? La minima conseguenza sarebbe stata un avviso di garanzia. In quel caso lo avrebbe sollecitato Matteo Renzi, che le pulsioni garantiste le scansa solo quando riguardano gli avversari politici.
Tutti in piazza ad ascoltare Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista al primo bando sbagliato o in ritardo partorito dal supercommissario Domenico Arcuri. È vietato combinare tutti questi casini, sarebbe insorto Danilo Toninelli al primo banco a rotelle recapitato nella scuola di suo figlio o suo nipote.
Per non parlare delle mitiche mascherine della regione Lazio. Luca Palamara avrebbe mandato la polizia del commissario Montalbano a fare piazza pulita.
E invece tutto questo accade con la maggioranza più litigiosa che potessimo vedere all’opera, libera di fare quello che vuole. E persino di irridere l’opposizione parlamentare se chiede di poter dire la sua sulle strategie da affrontare contro il Coronavirus.
I miliardi dell’Europa sarebbero finiti certamente nelle mani degli affaristi col centrodestra al governo, avrebbero ululato da sinistra e da quei grillini che prima dicevano ladri al Pd, salvo poi allearcisi e coprire ogni nefandezza.
Quando si dice “che cosa fa l’opposizione” non bisogna mai dimenticare le enormi coperture mediatiche, giudiziarie, istituzionali di cui godono gli attuali governanti. E per questo la battaglia per il cambiamento è più lunga. Ma lo stesso centrodestra – proprio per questo – ha un preciso dovere: non smarrirsi in divisioni troppo spesso inutili.
Il drammatico bollettino di ieri registra ancora 4458 nuovi casi di positivi al coronavirus. Il governo pretende di fare quello che vuole e in solitaria. È l’ora di sollevare con decisione la questione della lotta al Covid di fronte al Capo dello Stato, che non può più tollerare quello che sta accadendo. L’opposizione parlamentare è largamente maggioritaria nel Paese; e il Quirinale deve pretendere dal governo la fine di un atteggiamento insensato.
Non si può far passare tutto all’esecutivo delle quattro sinistre mentre se a Palazzo Chigi ci fosse stata la destra avrebbero scatenato magistrati, istituzioni, media.
Quei trentacinquemila morti che ci lasciamo alle spalle nessuno li ha attribuiti seriamente a chi “comanda”, per dirla con Boccia. Ma abbiamo la sensazione che non ci sarebbe stata la stessa maturità di giudizio se all’opposizione ci fosse stata proprio la sinistra che governa (male) adesso.